CAMEC

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L’edificio, che risale ai primi anni del XX secolo, accoglieva in origine una delle scuole elementari più frequentate della città. Qui studiarono fra gli altri, lo scultore spezzino Berto Lardera e Giorgio Cozzani, autore della donazione di una delle collezioni permanenti ospitate nel CAMeC.
L’edificio, che risale ai primi anni del XX secolo, accoglieva in origine una delle scuole elementari più frequentate della città. Qui studiarono fra gli altri, lo scultore spezzino Berto Lardera e Giorgio Cozzani, autore della donazione di una delle collezioni permanenti ospitate nel CAMeC.
Negli anni 20, divenne poi sede del Tribunale Civile e Penale.
Negli anni 20, divenne poi sede del Tribunale Civile e Penale.

Versione delle 15:36, 7 set 2011

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L’edificio, che risale ai primi anni del XX secolo, accoglieva in origine una delle scuole elementari più frequentate della città. Qui studiarono fra gli altri, lo scultore spezzino Berto Lardera e Giorgio Cozzani, autore della donazione di una delle collezioni permanenti ospitate nel CAMeC. Negli anni 20, divenne poi sede del Tribunale Civile e Penale. Quasi completamente distrutto dai bombardamenti dell’aprile 1943, fu riedificato, nel corso degli anni 50, nel rispetto del disegno originario. Con la creazione del nuovo Palazzo di Giustizia nel 1998, l’edificio è rimasto inutilizzato. L’attuale struttura museale è frutto di un’articolata e complessa trasformazione, in cui spicca la realizzazione di un vano scala elicoidale e di un ascensore panoramico che conduce alle due ampie terrazze, destinate anch’esse all’esposizione di opere plastiche. La scelta di rendere La Spezia una città sempre più attenta alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale, nonché il progressivo rilancio del centro storico, hanno portato ad individuare in questo edificio, la sede per il nuovo Centro Arte Moderna e Contemporanea.


Collezioni permanenti

  • Raccolta COZZANI
    • Millecentocinquantasette opere formano la collezione donata da Giorgio e Ilda Cozzani nel 1999 al Comune della Spezia; fra queste un’ottantina di sculture, circa trecento fra disegni e dipinti e un’imponente raccolta di grafiche documentano il ‘900 spaziando in ogni direzione. Una vicenda durata più di cinquant’anni, dove si mescolano rapporti amichevoli fra il collezionista spezzino, primario dermatologo, con artisti e galleristi, viaggi in Germania e in Francia alla ricerca del pezzo mancante, visite e acquisti alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale Romana, a Kassel per Documenta.

Fra i numerosi nuclei tematici, raccolti con grande competenza e lungimiranza, vanno segnalati l’Espressionismo, dalle xilografie degli esordi ai Neue Wilden, il Bauhaus, il Surrealismo, la Figurazione del secondo dopoguerra, il Gruppo degli Otto, una buona rappresentanza Informale, il gruppo Cobra, una presenza Spur probabilmente unica in Italia. Non mancano alcune importanti testimonianze dello Spazialismo e dell’Astrattismo Geometrico fino alle correnti più recenti, quali l’Arte Cinetica e Programmata, l’Optical, l’Arte Concettuale e Minimal, l’Arte Povera, il Pop più tipico e quello meno noto, e ancora la Land Art, il Fluxus, la Body Art e la Performance vissute in prima persona, partecipando agli eventi, la Transavanguardia.

  • Raccolta BATTOLINI
    • Ultima in ordine cronologico fra le donazioni al Comune della Spezia, la collezione di Ferruccio e Anna Maria Battolini documenta sessant’anni di attività nel mondo dell’arte e della “critica militante”. Critico, scrittore, autore di epigrafi, bibliofilo appassionato ben oltre i confini del suo ruolo di dirigente nel settore delle biblioteche, promotore di eventi culturali, organizzatore di mostre, Ferruccio Battolini ha storicizzato la seconda metà del ‘900 artistico spezzino. La sua collezione si è formata grazie agli incontri, alle conoscenze e all’esperienza di una vita passata in mezzo agli artisti, come testimoniano le numerose dediche. Diversi e molteplici gli apporti, da alcuni dei protagonisti delle edizioni storiche del Premio del Golfo, allo spezzino Gruppo dei Sette, ad alcuni fra gli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano del dopoguerra, come Guttuso, Spinosa, Montarsolo, Nespolo, per citarne solo alcuni. Opere dei maestri della generazione degli inizi del ‘900, di quella di mezzo e di artisti più recenti, fino alle promesse attuali, documentano storicamente le origini della tradizione artistica cittadina.
  • Raccolta PREMIO DEL GOLFO
    • Al 1933 risale la nascita del Premio Nazionale di Pittura intitolato al “Golfo della Spezia”. L’ideazione e l’organizzazione della rassegna-concorso si devono a Filippo Tommaso Marinetti e Fillia. Una vivace adunata di numerosi artisti, futuristi di seconda generazione e non, anima quella memorabile estate e sigla l’interesse spezzino per l’arte contemporanea. A questo precedente storico guarda la ripresa della manifestazione che con lo stesso titolo si articola dal 1949 al 1965 e viene ripristinata nel 2000 con cadenza biennale.

Distintiva la formula del premio-acquisto, che consegna alla città circa 300 opere, nucleo originario della raccolta permanente ospitata dal CAMeC. Grazie all’autorevolissima veste critica il Premio ha registrato e raccolto la complessa vicenda ed i più significativi esiti della produzione italiana e, dal 2000, internazionale (fra gli altri nomi ricordiamo Accardi, Attardi, Birolli, Cassinari, Guttuso, Martin, Moreni, Morlotti, Pintaldi, Pizzinato, Prampolini, Reggiani, Santomaso, Scanavino, Sironi, Sughi, Turcato, Vedova, Zwackman). Dal 2004 il Premio è promosso dalla SPAV – La Spezia Arti Visive, società costituita da Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Comune, Provincia, Azienda Promozione Turistica, della Spezia.


Programma Didattico

Il CAMeC ha avviato un programma didattico finalizzato alla divulgazione dell’arte moderna e contemporanea attraverso progetti studiati per avvicinare utenze diverse a questi periodi della storia dell’arte. I progetti, collegati sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee, prevedono una serie di proposte rivolte ai bambini e ragazzi in età scolare, docenti, libera utenza e disabili, con un ventaglio di offerte in grado di soddisfare esigenze e richieste diverse. Si precisa che i laboratori didattici sono gratuiti per le scuole del Comune della Spezia.

  • Tirocinio per studenti universitari
    • Il CAMeC, attraverso la Presidenza dell’Istituzione per i Servizi Culturali, ha attivato convenzioni con importanti Università italiane e con le Accademie di belle arti di Brera e di Carrara, per accogliere le richieste di tirocinio e formazione dei diplomati e laureandi.
  • Laboratori didattici
    • I laboratori, si svolgono in un ampio spazio appositamente attrezzato, sono concepiti per fare conoscere l’intera attività espositiva, collezioni e mostre temporanee.
    • I percorsi studiati sono estremamente flessibili per meglio adattarsi alle caratteristiche degli utenti e alla formazione culturale dei bambini e dei ragazzi. Sono previsti anche percorsi speciali di arte terapia condotti da operatori specializzati nel settore.
    • Per tutti i laboratori si consiglia di portare i grembiuli. E’ possibile portare la propria merenda e consumarla all’interno del museo negli spazi preposti. Si precisa che tutti gli insegnanti ed accompagnatori hanno la gratuità. I laboratori didattici sono gratuiti per le scuole del Comune della Spezia e costano € 3,50 a bambino per le scuole di altri comuni.
  • Visite guidate
    • Personale specializzato effettua visite guidate su prenotazione.


Fonte:CAMeC

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