RUGBY SPEZIA
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== IL “RUGBY SPEZIA” 1950 – 1953 (I PIONIERI)== | == IL “RUGBY SPEZIA” 1950 – 1953 (I PIONIERI)== | ||
- | La prima apparizione del Rugby alla Spezia risale agli anni cinquanta. | + | La prima apparizione del '''Rugby''' alla Spezia risale agli anni cinquanta. |
- | Pochi sanno, infatti, che nell’autunno del 1950, due medici spezzini, il Dott.Belforti (che gli spezzini più anziani ricorderanno titolare dell’omonima farmacia di Piazza Saint Bon) e il dott. Voti, accomunati dalla passione per | + | Pochi sanno, infatti, che nell’autunno del 1950, due medici spezzini, il Dott.Belforti (che gli spezzini più anziani ricorderanno titolare dell’omonima farmacia di Piazza Saint Bon) e il dott. Voti, accomunati dalla passione per il '''rugby''', conosciuto e praticato all’università, decisero di fondare una società: il “'''Rugby Spezia'''” i cui colori sociali bianco nero riprendevano quelli del glorioso Spezia Football Club 1906. |
Belforti e Voti iniziarono, negli ultimi mesi di quell’anno, il reclutamento degli aspiranti rugbysti negli istituti superiori della città, con l’aiuto di alcuni insegnanti di ginnastica (come si diceva un tempo) che lo proposero ai loro allievi e, attraverso il passaparola tra gli studenti, riuscirono a radunare una quarantina di “giovanotti” che frequentavano le scuole superiori ed alcuni universitari. Gli allenamenti iniziarono nel gennaio del 1951. Fu il Centro Universitario Sportivo di Genova a fornire i tecnici che provvidero a selezionare una ventina di atleti che costituirono il primo nucleo dei rugbisti spezzini. Sede degli allenamenti e delle gare il glorioso stadio comunale Alberto Picco. | Belforti e Voti iniziarono, negli ultimi mesi di quell’anno, il reclutamento degli aspiranti rugbysti negli istituti superiori della città, con l’aiuto di alcuni insegnanti di ginnastica (come si diceva un tempo) che lo proposero ai loro allievi e, attraverso il passaparola tra gli studenti, riuscirono a radunare una quarantina di “giovanotti” che frequentavano le scuole superiori ed alcuni universitari. Gli allenamenti iniziarono nel gennaio del 1951. Fu il Centro Universitario Sportivo di Genova a fornire i tecnici che provvidero a selezionare una ventina di atleti che costituirono il primo nucleo dei rugbisti spezzini. Sede degli allenamenti e delle gare il glorioso stadio comunale Alberto Picco. | ||
- | Nella Stagione 1951/52 il Rugby Spezia partecipò per la prima volta al campionato studentesco (che in realtà era il campionato nazionale delle scuole medie superiori ideato dall’allora Presidente della F.I.R., l’Avvocato genovese Aldo Galletto) nel cui girone erano inserite le rappresentative della Liguria, della Toscana e del Piemonte). I giovani spezzini si fecero onore e vinsero il campionato sconfiggendo, nell’ultima gara, la rappresentava scolastica livornese. Nella successiva stagione 1952/53 il Rugby Spezia si iscrisse al Campionato nazionale di serie C girone toscano-ligure-piemontese che iniziò ai primi di ottobre. | + | Nella Stagione 1951/52 il '''Rugby Spezia''' partecipò per la prima volta al campionato studentesco (che in realtà era il campionato nazionale delle scuole medie superiori ideato dall’allora Presidente della F.I.R., l’Avvocato genovese Aldo Galletto) nel cui girone erano inserite le rappresentative della Liguria, della Toscana e del Piemonte). I giovani spezzini si fecero onore e vinsero il campionato sconfiggendo, nell’ultima gara, la rappresentava scolastica livornese. Nella successiva stagione 1952/53 il '''Rugby Spezia''' si iscrisse al Campionato nazionale di serie C girone toscano-ligure-piemontese che iniziò ai primi di ottobre. |
- | Purtroppo alla fine di marzo, quando già era iniziato il girone di ritorno il Comune, probabilmente sotto le pressioni dei vertici dello Spezia FBC, con il pretesto che gli scarpini dei ruggers potevano rovinare il terreno di gioco, “sfrattò” i rugbysti dal Picco che, non trovando altri campi disponibili ad ospitarli, dovettero ritirarsi dal campionato. Dopo appena due anni la campana del Rugby spezzino suonava a “morto”. I ragazzi di Belforti e Voti dovettero provare grande amarezza poiché non avrebbero mai più inseguito quella “strana” palla dagli imprevedibili rimbalzi, non avrebbero più placcato avversari, ne segnato mete a causa dell’egoismo e dell’ indifferenza delle istituzioni civili e sportive dell’epoca (Il CONI Provinciale non mosse un dito a difesa della società rugbystica spezzina).Lasciamo che sia uno dei protagonisti, Federico Prezioso un “ragazzo del 32” a raccontare come andarono le cose in quei lontani anni cinquanta: “Avevo diciotto anni quando, nel 1950, assieme a molti altri giovani delle scuole superiori ed alcuni universitari mi presentai al Picco per le selezioni della costituenda squadra del Rugby Spezia.Ricordo i primi allenamenti sotto la guida di un arbitro genovese e degli istruttori del Cus Genova (dei quali, purtroppo, non ricordo i nomi) e il duro lavoro a cui fummo sottoposti per apprendere “i segreti” di una disciplina sportiva per noi nuova, ma avvincente e, che fin dalla prima seduta di allenamento, ci ”entrò nel sangue”. La nostra preparazione continuò fino al mese di ottobre del 1951 quando, finalmente, potemmo scendere in campo per disputare il campionato studentesco. Giocavamo al Picco alternandoci nelle domeniche pomeriggio con lo Spezia FBC. | + | Purtroppo alla fine di marzo, quando già era iniziato il girone di ritorno il Comune, probabilmente sotto le pressioni dei vertici dello Spezia FBC, con il pretesto che gli scarpini dei ruggers potevano rovinare il terreno di gioco, “sfrattò” i rugbysti dal Picco che, non trovando altri campi disponibili ad ospitarli, dovettero ritirarsi dal campionato. Dopo appena due anni la campana del '''Rugby''' spezzino suonava a “morto”. I ragazzi di Belforti e Voti dovettero provare grande amarezza poiché non avrebbero mai più inseguito quella “strana” palla dagli imprevedibili rimbalzi, non avrebbero più placcato avversari, ne segnato mete a causa dell’egoismo e dell’ indifferenza delle istituzioni civili e sportive dell’epoca (Il CONI Provinciale non mosse un dito a difesa della società rugbystica spezzina).Lasciamo che sia uno dei protagonisti, Federico Prezioso un “ragazzo del 32” a raccontare come andarono le cose in quei lontani anni cinquanta: “Avevo diciotto anni quando, nel 1950, assieme a molti altri giovani delle scuole superiori ed alcuni universitari mi presentai al Picco per le selezioni della costituenda squadra del '''Rugby Spezia'''.<div> Ricordo i primi allenamenti sotto la guida di un arbitro genovese e degli istruttori del Cus Genova (dei quali, purtroppo, non ricordo i nomi) e il duro lavoro a cui fummo sottoposti per apprendere “i segreti” di una disciplina sportiva per noi nuova, ma avvincente e, che fin dalla prima seduta di allenamento, ci ”entrò nel sangue”. La nostra preparazione continuò fino al mese di ottobre del 1951 quando, finalmente, potemmo scendere in campo per disputare il campionato studentesco. Giocavamo al Picco alternandoci nelle domeniche pomeriggio con lo Spezia FBC. |
Poche centinaia di spettatori e curiosi costituivano il nostro pubblico.Di quel periodo ricordo le interminabili trasferte in treno con un panino nella borsa per il pranzo, le fatiscenti strutture sportive post belliche, le docce fredde degli spogliatoi (quando c’erano), la durezza dei match, la stanchezza, “le botte” (date e prese), ma anche l’entusiasmo, la grinta e l’orgoglio con i quali scendevamo in campo. | Poche centinaia di spettatori e curiosi costituivano il nostro pubblico.Di quel periodo ricordo le interminabili trasferte in treno con un panino nella borsa per il pranzo, le fatiscenti strutture sportive post belliche, le docce fredde degli spogliatoi (quando c’erano), la durezza dei match, la stanchezza, “le botte” (date e prese), ma anche l’entusiasmo, la grinta e l’orgoglio con i quali scendevamo in campo. | ||
In quella stagione 1951/52 dominammo il campionato e conquistammo la vittoria proprio al Picco nell’ultima gara con il Livorno che battemmo per una meta a zero. Non ricordo più chi fu a siglare la meta della vittoria, ma ricordo benissimo che fu il risultato di una potente azione degli avanti iniziata dentro i “22” del Livorno: un “carrettino” che sospinse indietro gli avversari per oltre venti metri e si concluse felicemente con la classica meta di mischia.Nella stagione successiva, quella 1952/53, la squadra si iscrisse al campionato di serie C. In questo campionato dovemmo affrontare squadre molto più forti, esperte e smaliziate. Gli inizi furono molti difficili, ma dopo qualche partita di “rodaggio” ci abituammo ai ritmi della categoria e riuscimmo a tenere testa anche agli avversari più forti. | In quella stagione 1951/52 dominammo il campionato e conquistammo la vittoria proprio al Picco nell’ultima gara con il Livorno che battemmo per una meta a zero. Non ricordo più chi fu a siglare la meta della vittoria, ma ricordo benissimo che fu il risultato di una potente azione degli avanti iniziata dentro i “22” del Livorno: un “carrettino” che sospinse indietro gli avversari per oltre venti metri e si concluse felicemente con la classica meta di mischia.Nella stagione successiva, quella 1952/53, la squadra si iscrisse al campionato di serie C. In questo campionato dovemmo affrontare squadre molto più forti, esperte e smaliziate. Gli inizi furono molti difficili, ma dopo qualche partita di “rodaggio” ci abituammo ai ritmi della categoria e riuscimmo a tenere testa anche agli avversari più forti. | ||
- | Purtroppo quel campionato non potemmo terminarlo poiché nel mese di marzo, quando era appena iniziato il girone di ritorno, il Comune della Spezia ci tolse il Picco asserendo che il terreno di gioco si rovinava. Ho sempre pensato che, probabilmente, gli “amici” dello Spezia Football Club non fossero estranei alla vicenda, ma comunque stessero le cose, alla fine fummo “cacciati” dallo Stadio Comunale Picco. I dirigenti del Club non riuscirono trovare un altro campo su cui giocare e fummo costretti a ritirarci a metà campionato. Nella successiva stagione 1953/54 il Rugby Spezia non si iscrisse più al campionato e la Società si sciolse. Per noi ragazzi la delusione e l’amarezza furono grandissime e nessuno di noi giocò mai più a | + | Purtroppo quel campionato non potemmo terminarlo poiché nel mese di marzo, quando era appena iniziato il girone di ritorno, il Comune della Spezia ci tolse il Picco asserendo che il terreno di gioco si rovinava. Ho sempre pensato che, probabilmente, gli “amici” dello Spezia Football Club non fossero estranei alla vicenda, ma comunque stessero le cose, alla fine fummo “cacciati” dallo Stadio Comunale Picco. I dirigenti del Club non riuscirono trovare un altro campo su cui giocare e fummo costretti a ritirarci a metà campionato. Nella successiva stagione 1953/54 il '''Rugby Spezia''' non si iscrisse più al campionato e la Società si sciolse. Per noi ragazzi la delusione e l’amarezza furono grandissime e nessuno di noi giocò mai più a '''rugby'''”. |
== LO SPEZIA RUGBY (1994 – 1998) == | == LO SPEZIA RUGBY (1994 – 1998) == | ||
- | E’ la primavera del 1992 quando un giovane spezzino, giunto al termine del corso di laurea in economia e commercio dell’Università di Siena, ritorna nella “sua” Spezia con un sogno: fondare un Club di rugby. Il nome del “sognatore” è Giacomo Gatti, ha venticinque anni, e, per tre anni ha giocato nella squadra universitaria del Cus Siena. Lì si è innamorato del gioco della palla ovale. Tornato in riva al golfo decide di continuare l’attività agonistica e gioca per un paio di stagioni nella Pro Recco che milita in serie C1. Nel 1994 diventa Delegato provinciale della F.I.R. ed è in questa veste “istituzionale” che il suo sogno comincia a prendere corpo. A Recco ha conosciuto Roberto Besio, uno dei massimi dirigenti della società recchese nonché presidente del Comitato Regionale Ligure. Con Besio l’idea di costituire una società di rugby alla Spezia diventa un vero e proprio progetto, realizzabile a breve, anche perché, sia la Federazione Italiana Rugby, sia l’amministrazione comunale che il CONI provinciale si dimostrano interessati e favorevoli all’iniziativa offrendo massima disponibilità e sostegno pratico, soprattutto, dove è più necessario, garantendo, cioè, alla neonata società le necessarie strutture dove poter svolgere l’attività sportiva. | + | E’ la primavera del 1992 quando un giovane spezzino, giunto al termine del corso di laurea in economia e commercio dell’Università di Siena, ritorna nella “sua” Spezia con un sogno: fondare un Club di '''rugby'''. Il nome del “sognatore” è Giacomo Gatti, ha venticinque anni, e, per tre anni ha giocato nella squadra universitaria del Cus Siena. Lì si è innamorato del gioco della palla ovale. Tornato in riva al golfo decide di continuare l’attività agonistica e gioca per un paio di stagioni nella Pro Recco che milita in serie C1. Nel 1994 diventa Delegato provinciale della F.I.R. ed è in questa veste “istituzionale” che il suo sogno comincia a prendere corpo. A Recco ha conosciuto Roberto Besio, uno dei massimi dirigenti della società recchese nonché presidente del Comitato Regionale Ligure. Con Besio l’idea di costituire una società di '''rugby''' alla Spezia diventa un vero e proprio progetto, realizzabile a breve, anche perché, sia la Federazione Italiana Rugby, sia l’amministrazione comunale che il CONI provinciale si dimostrano interessati e favorevoli all’iniziativa offrendo massima disponibilità e sostegno pratico, soprattutto, dove è più necessario, garantendo, cioè, alla neonata società le necessarie strutture dove poter svolgere l’attività sportiva. |
- | Così, sotto i più favorevoli auspici, nella primavera del 1994 viene fondato lo Spezia Rugby che iscriverà la propria squadra al campionato nazionale di serie C2 nella stagione 1994/95. | + | Così, sotto i più favorevoli auspici, nella primavera del 1994 viene fondato lo '''Spezia Rugby''' che iscriverà la propria squadra al campionato nazionale di serie C2 nella stagione 1994/95. |
Questo l’organigramma societario: Giacomo Gatti Presidente, Luigi Corradi, Vice Presidente, Giovanni Bargone, Gianni Broccini, Aldo De Luca e Luciano Razzuoli consiglieri. | Questo l’organigramma societario: Giacomo Gatti Presidente, Luigi Corradi, Vice Presidente, Giovanni Bargone, Gianni Broccini, Aldo De Luca e Luciano Razzuoli consiglieri. | ||
La provincia della Spezia è l’unica delle quattro liguri senza una solida tradizione rugbystica, ma la F.I.R. crede talmente nel progetto da spostare proprio alla Spezia il test match internazionale tra le nazionali Under 23 di Italia e Francia, incontro programmato in un primo tempo a Genova, città che di tradizione “ovale” ne ha, e tanta. | La provincia della Spezia è l’unica delle quattro liguri senza una solida tradizione rugbystica, ma la F.I.R. crede talmente nel progetto da spostare proprio alla Spezia il test match internazionale tra le nazionali Under 23 di Italia e Francia, incontro programmato in un primo tempo a Genova, città che di tradizione “ovale” ne ha, e tanta. | ||
- | L’intento è chiaro: offrire un “inedito” spettacolo agli sportivi spezzini e allo stesso tempo cogliere l’occasione per presentare ufficialmente alla città la neonata Società Spezia Rugby, incaricata di curare l’organizzazione dell’evento, previsto per sabato 11 giugno 1994 allo Stadio Alberto Picco, “tempio” del calcio sprugolino. | + | L’intento è chiaro: offrire un “inedito” spettacolo agli sportivi spezzini e allo stesso tempo cogliere l’occasione per presentare ufficialmente alla città la neonata Società '''Spezia Rugby''', incaricata di curare l’organizzazione dell’evento, previsto per sabato 11 giugno 1994 allo Stadio Alberto Picco, “tempio” del calcio sprugolino. |
- | La dirigenza dello Spezia Rugby si dimostrerà all’altezza organizzando alla perfezione l’evento, dando così prova di serietà e capacità organizzativa. L’Italia Under 23 perse, ma la manifestazione nel suo complesso riuscì benissimo e gli organizzatori spezzini incassarono i sinceri complimenti dei dirigenti federali che assistettero alla gara. | + | La dirigenza dello '''Spezia Rugby''' si dimostrerà all’altezza organizzando alla perfezione l’evento, dando così prova di serietà e capacità organizzativa. L’Italia Under 23 perse, ma la manifestazione nel suo complesso riuscì benissimo e gli organizzatori spezzini incassarono i sinceri complimenti dei dirigenti federali che assistettero alla gara. |
- | Tornando al campionato di serie C2 della stagione 1994/95 è importante sottolineare che la rosa dei giocatori è composta da alcune “vecchie glorie” dell’ormai disciolto Lunigiana Rugby, da alcuni ufficiali e sottufficiali della Marina Militare di stanza alla Spezia, non mancano alcuni universitari spezzini che hanno conosciuto il rugby presso i Centri Universitari Sportivi di Genova, Parma, Siena, Pisa. Completano la “rosa” un nutrito numero di neofiti assolutamente digiuni di rugby che incuriositi si sono avvicinati alla Società nei mesi successivi all’incontro Italia Francia Under 23. In tutto una trentina di giocatori tra “anziani” (una decina gli over 30) e ragazzi desiderosi di cimentarsi in una disciplina sportiva dura ma avvincente che mancava alla Spezia da oltre 40 anni. | + | Tornando al campionato di serie C2 della stagione 1994/95 è importante sottolineare che la rosa dei giocatori è composta da alcune “vecchie glorie” dell’ormai disciolto Lunigiana Rugby, da alcuni ufficiali e sottufficiali della Marina Militare di stanza alla Spezia, non mancano alcuni universitari spezzini che hanno conosciuto il '''rugby''' presso i Centri Universitari Sportivi di Genova, Parma, Siena, Pisa. Completano la “rosa” un nutrito numero di neofiti assolutamente digiuni di rugby che incuriositi si sono avvicinati alla Società nei mesi successivi all’incontro Italia Francia Under 23. In tutto una trentina di giocatori tra “anziani” (una decina gli over 30) e ragazzi desiderosi di cimentarsi in una disciplina sportiva dura ma avvincente che mancava alla Spezia da oltre 40 anni. |
Se il problema dei giocatori era risolto, almeno sul piano numerico, molte nubi improvvise si addensavano all’orizzonte e destavano preoccupazione. Alcuni sponsor che avevano promesso il sostegno economico si tirano indietro; lo Spezia Rugby si ritrova, irrimediabilmente, senza il “becco di un quattrino”. Si cercano nuovi sostenitori, altri sponsor, i dirigenti del Club si rivolgono alle Istituzioni cittadine, al CONI, ma ogni tentativo si risolve in un nulla di fatto. Solo tanti sorrisi e tante promesse, ma neppure una lira. | Se il problema dei giocatori era risolto, almeno sul piano numerico, molte nubi improvvise si addensavano all’orizzonte e destavano preoccupazione. Alcuni sponsor che avevano promesso il sostegno economico si tirano indietro; lo Spezia Rugby si ritrova, irrimediabilmente, senza il “becco di un quattrino”. Si cercano nuovi sostenitori, altri sponsor, i dirigenti del Club si rivolgono alle Istituzioni cittadine, al CONI, ma ogni tentativo si risolve in un nulla di fatto. Solo tanti sorrisi e tante promesse, ma neppure una lira. | ||
Ad agosto, constatata l’inutilità degli sforzi, Gatti riunisce squadra e dirigenti e illustra la situazione senza illudere nessuno. Nulla, tuttavia, può fermare quei trenta entusiasti magnifici “matti” che, spinti dalla voglia di giocare a rugby, decidono di autotassarsi per pagare le trasferte; ognuno, poi, provvederà in proprio a pagarsi le spese mediche ed il tesseramento alla federazione e persino, a turno, a lavare le maglie da gioco (che, siccome non ci sono soldi, non potranno essere nuove, ma saranno prestate dalla Pro Recco). | Ad agosto, constatata l’inutilità degli sforzi, Gatti riunisce squadra e dirigenti e illustra la situazione senza illudere nessuno. Nulla, tuttavia, può fermare quei trenta entusiasti magnifici “matti” che, spinti dalla voglia di giocare a rugby, decidono di autotassarsi per pagare le trasferte; ognuno, poi, provvederà in proprio a pagarsi le spese mediche ed il tesseramento alla federazione e persino, a turno, a lavare le maglie da gioco (che, siccome non ci sono soldi, non potranno essere nuove, ma saranno prestate dalla Pro Recco). | ||
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Novità anche per quanto riguarda l’attività di promozione del rugby a livello scolastico. Oltre ai Licei Costa e Pacinotti anche l’Istituto Tecnico Industriale Statale Cappellini attiverà il proprio Gruppo Sportivo Scolastico sotto la guida della Prof.ssa Paola Crementieri coadiuvata del Tecnico Provinciale Alessandro Pavesi. | Novità anche per quanto riguarda l’attività di promozione del rugby a livello scolastico. Oltre ai Licei Costa e Pacinotti anche l’Istituto Tecnico Industriale Statale Cappellini attiverà il proprio Gruppo Sportivo Scolastico sotto la guida della Prof.ssa Paola Crementieri coadiuvata del Tecnico Provinciale Alessandro Pavesi. | ||
Ecco infine i nomi degli atleti del Club Impegnati nel campionato Under 19: Marco Sturlese, Gabriele Pindaro, Andrea Quondamatteo, Marcello Bercini, Alessandro Cosimo, Stefano Montali, Giuseppe Biddiri, Giulio Renelli, Davide Gambardella, Alain Gualtieri, Alessio Della Zoppa, Mario Ciuni, Mattia Antonini, Cesare Biggi, Andrea Pieroni, Francesco Sferrazza, Marco Vinello, Andrea Bernardi, Andrea Barilari, Buscema Michele, Celoria Daniele, Martinelli Simone. | Ecco infine i nomi degli atleti del Club Impegnati nel campionato Under 19: Marco Sturlese, Gabriele Pindaro, Andrea Quondamatteo, Marcello Bercini, Alessandro Cosimo, Stefano Montali, Giuseppe Biddiri, Giulio Renelli, Davide Gambardella, Alain Gualtieri, Alessio Della Zoppa, Mario Ciuni, Mattia Antonini, Cesare Biggi, Andrea Pieroni, Francesco Sferrazza, Marco Vinello, Andrea Bernardi, Andrea Barilari, Buscema Michele, Celoria Daniele, Martinelli Simone. | ||
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Versione delle 12:54, 28 nov 2011
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IL “RUGBY SPEZIA” 1950 – 1953 (I PIONIERI)
La prima apparizione del Rugby alla Spezia risale agli anni cinquanta. Pochi sanno, infatti, che nell’autunno del 1950, due medici spezzini, il Dott.Belforti (che gli spezzini più anziani ricorderanno titolare dell’omonima farmacia di Piazza Saint Bon) e il dott. Voti, accomunati dalla passione per il rugby, conosciuto e praticato all’università, decisero di fondare una società: il “Rugby Spezia” i cui colori sociali bianco nero riprendevano quelli del glorioso Spezia Football Club 1906. Belforti e Voti iniziarono, negli ultimi mesi di quell’anno, il reclutamento degli aspiranti rugbysti negli istituti superiori della città, con l’aiuto di alcuni insegnanti di ginnastica (come si diceva un tempo) che lo proposero ai loro allievi e, attraverso il passaparola tra gli studenti, riuscirono a radunare una quarantina di “giovanotti” che frequentavano le scuole superiori ed alcuni universitari. Gli allenamenti iniziarono nel gennaio del 1951. Fu il Centro Universitario Sportivo di Genova a fornire i tecnici che provvidero a selezionare una ventina di atleti che costituirono il primo nucleo dei rugbisti spezzini. Sede degli allenamenti e delle gare il glorioso stadio comunale Alberto Picco. Nella Stagione 1951/52 il Rugby Spezia partecipò per la prima volta al campionato studentesco (che in realtà era il campionato nazionale delle scuole medie superiori ideato dall’allora Presidente della F.I.R., l’Avvocato genovese Aldo Galletto) nel cui girone erano inserite le rappresentative della Liguria, della Toscana e del Piemonte). I giovani spezzini si fecero onore e vinsero il campionato sconfiggendo, nell’ultima gara, la rappresentava scolastica livornese. Nella successiva stagione 1952/53 il Rugby Spezia si iscrisse al Campionato nazionale di serie C girone toscano-ligure-piemontese che iniziò ai primi di ottobre.
Purtroppo alla fine di marzo, quando già era iniziato il girone di ritorno il Comune, probabilmente sotto le pressioni dei vertici dello Spezia FBC, con il pretesto che gli scarpini dei ruggers potevano rovinare il terreno di gioco, “sfrattò” i rugbysti dal Picco che, non trovando altri campi disponibili ad ospitarli, dovettero ritirarsi dal campionato. Dopo appena due anni la campana del Rugby spezzino suonava a “morto”. I ragazzi di Belforti e Voti dovettero provare grande amarezza poiché non avrebbero mai più inseguito quella “strana” palla dagli imprevedibili rimbalzi, non avrebbero più placcato avversari, ne segnato mete a causa dell’egoismo e dell’ indifferenza delle istituzioni civili e sportive dell’epoca (Il CONI Provinciale non mosse un dito a difesa della società rugbystica spezzina).Lasciamo che sia uno dei protagonisti, Federico Prezioso un “ragazzo del 32” a raccontare come andarono le cose in quei lontani anni cinquanta: “Avevo diciotto anni quando, nel 1950, assieme a molti altri giovani delle scuole superiori ed alcuni universitari mi presentai al Picco per le selezioni della costituenda squadra del Rugby Spezia.Poche centinaia di spettatori e curiosi costituivano il nostro pubblico.Di quel periodo ricordo le interminabili trasferte in treno con un panino nella borsa per il pranzo, le fatiscenti strutture sportive post belliche, le docce fredde degli spogliatoi (quando c’erano), la durezza dei match, la stanchezza, “le botte” (date e prese), ma anche l’entusiasmo, la grinta e l’orgoglio con i quali scendevamo in campo. In quella stagione 1951/52 dominammo il campionato e conquistammo la vittoria proprio al Picco nell’ultima gara con il Livorno che battemmo per una meta a zero. Non ricordo più chi fu a siglare la meta della vittoria, ma ricordo benissimo che fu il risultato di una potente azione degli avanti iniziata dentro i “22” del Livorno: un “carrettino” che sospinse indietro gli avversari per oltre venti metri e si concluse felicemente con la classica meta di mischia.Nella stagione successiva, quella 1952/53, la squadra si iscrisse al campionato di serie C. In questo campionato dovemmo affrontare squadre molto più forti, esperte e smaliziate. Gli inizi furono molti difficili, ma dopo qualche partita di “rodaggio” ci abituammo ai ritmi della categoria e riuscimmo a tenere testa anche agli avversari più forti. Purtroppo quel campionato non potemmo terminarlo poiché nel mese di marzo, quando era appena iniziato il girone di ritorno, il Comune della Spezia ci tolse il Picco asserendo che il terreno di gioco si rovinava. Ho sempre pensato che, probabilmente, gli “amici” dello Spezia Football Club non fossero estranei alla vicenda, ma comunque stessero le cose, alla fine fummo “cacciati” dallo Stadio Comunale Picco. I dirigenti del Club non riuscirono trovare un altro campo su cui giocare e fummo costretti a ritirarci a metà campionato. Nella successiva stagione 1953/54 il Rugby Spezia non si iscrisse più al campionato e la Società si sciolse. Per noi ragazzi la delusione e l’amarezza furono grandissime e nessuno di noi giocò mai più a rugby”.
LO SPEZIA RUGBY (1994 – 1998)
E’ la primavera del 1992 quando un giovane spezzino, giunto al termine del corso di laurea in economia e commercio dell’Università di Siena, ritorna nella “sua” Spezia con un sogno: fondare un Club di rugby. Il nome del “sognatore” è Giacomo Gatti, ha venticinque anni, e, per tre anni ha giocato nella squadra universitaria del Cus Siena. Lì si è innamorato del gioco della palla ovale. Tornato in riva al golfo decide di continuare l’attività agonistica e gioca per un paio di stagioni nella Pro Recco che milita in serie C1. Nel 1994 diventa Delegato provinciale della F.I.R. ed è in questa veste “istituzionale” che il suo sogno comincia a prendere corpo. A Recco ha conosciuto Roberto Besio, uno dei massimi dirigenti della società recchese nonché presidente del Comitato Regionale Ligure. Con Besio l’idea di costituire una società di rugby alla Spezia diventa un vero e proprio progetto, realizzabile a breve, anche perché, sia la Federazione Italiana Rugby, sia l’amministrazione comunale che il CONI provinciale si dimostrano interessati e favorevoli all’iniziativa offrendo massima disponibilità e sostegno pratico, soprattutto, dove è più necessario, garantendo, cioè, alla neonata società le necessarie strutture dove poter svolgere l’attività sportiva. Così, sotto i più favorevoli auspici, nella primavera del 1994 viene fondato lo Spezia Rugby che iscriverà la propria squadra al campionato nazionale di serie C2 nella stagione 1994/95. Questo l’organigramma societario: Giacomo Gatti Presidente, Luigi Corradi, Vice Presidente, Giovanni Bargone, Gianni Broccini, Aldo De Luca e Luciano Razzuoli consiglieri. La provincia della Spezia è l’unica delle quattro liguri senza una solida tradizione rugbystica, ma la F.I.R. crede talmente nel progetto da spostare proprio alla Spezia il test match internazionale tra le nazionali Under 23 di Italia e Francia, incontro programmato in un primo tempo a Genova, città che di tradizione “ovale” ne ha, e tanta. L’intento è chiaro: offrire un “inedito” spettacolo agli sportivi spezzini e allo stesso tempo cogliere l’occasione per presentare ufficialmente alla città la neonata Società Spezia Rugby, incaricata di curare l’organizzazione dell’evento, previsto per sabato 11 giugno 1994 allo Stadio Alberto Picco, “tempio” del calcio sprugolino. La dirigenza dello Spezia Rugby si dimostrerà all’altezza organizzando alla perfezione l’evento, dando così prova di serietà e capacità organizzativa. L’Italia Under 23 perse, ma la manifestazione nel suo complesso riuscì benissimo e gli organizzatori spezzini incassarono i sinceri complimenti dei dirigenti federali che assistettero alla gara. Tornando al campionato di serie C2 della stagione 1994/95 è importante sottolineare che la rosa dei giocatori è composta da alcune “vecchie glorie” dell’ormai disciolto Lunigiana Rugby, da alcuni ufficiali e sottufficiali della Marina Militare di stanza alla Spezia, non mancano alcuni universitari spezzini che hanno conosciuto il rugby presso i Centri Universitari Sportivi di Genova, Parma, Siena, Pisa. Completano la “rosa” un nutrito numero di neofiti assolutamente digiuni di rugby che incuriositi si sono avvicinati alla Società nei mesi successivi all’incontro Italia Francia Under 23. In tutto una trentina di giocatori tra “anziani” (una decina gli over 30) e ragazzi desiderosi di cimentarsi in una disciplina sportiva dura ma avvincente che mancava alla Spezia da oltre 40 anni. Se il problema dei giocatori era risolto, almeno sul piano numerico, molte nubi improvvise si addensavano all’orizzonte e destavano preoccupazione. Alcuni sponsor che avevano promesso il sostegno economico si tirano indietro; lo Spezia Rugby si ritrova, irrimediabilmente, senza il “becco di un quattrino”. Si cercano nuovi sostenitori, altri sponsor, i dirigenti del Club si rivolgono alle Istituzioni cittadine, al CONI, ma ogni tentativo si risolve in un nulla di fatto. Solo tanti sorrisi e tante promesse, ma neppure una lira. Ad agosto, constatata l’inutilità degli sforzi, Gatti riunisce squadra e dirigenti e illustra la situazione senza illudere nessuno. Nulla, tuttavia, può fermare quei trenta entusiasti magnifici “matti” che, spinti dalla voglia di giocare a rugby, decidono di autotassarsi per pagare le trasferte; ognuno, poi, provvederà in proprio a pagarsi le spese mediche ed il tesseramento alla federazione e persino, a turno, a lavare le maglie da gioco (che, siccome non ci sono soldi, non potranno essere nuove, ma saranno prestate dalla Pro Recco). La riunione, iniziata all’insegna dello sconforto, soprattutto del suo presidente Gatti, si conclude felicemente e con un rinnovato entusiasmo. Tutti gli atleti si salutano dandosi appuntamento per i primi di settembre data di inizio degli allenamenti. Proprio a settembre, però, li aspetta un’altra sgradita sorpresa. Nonostante le promesse ricevute, lo Spezia Rugby non ha un campo su cui poter giocare. Il “Bruno Ferdeghini” in località Melara che era stato indicato dall’Amministrazione Comunale come terreno di gioco per le gare casalinghe dello Spezia Rugby, non sarà disponibile ad ospitare il rugby perché già “compresso e congestionato” dalle società dilettantistiche di calcio che abitualmente vi giocano e che “storcono il naso” all’idea di dover condividere l’impianto con ulteriori utenti. Mancano due mesi all’inizio del campionato, (al quale lo Spezia Rugby si è nel frattempo iscritto), l’amministrazione pubblica che aveva promesso un adeguato spazio al Ferdeghini tentenna sotto le pressioni delle società di calcio. Gatti e compagni sono disperati si può fare a meno di tutto ma non di un campo, anche fosse di patate, su cui poter giocare. La Situazione precipita quando una delegazione della Società, con Gatti in testa, non viene ricevuta in comune dall’allora Assessore allo Sport Carlo Marletti. La polemica si trasferisce sui giornali e attraverso la pubblicazione di alcuni infuocati articoli pubblicati sulla Nazione e sul Secolo XIX la Società denuncia pubblicamente i torti subiti. La polemica finisce col coinvolgere anche Il Presidente del Coni Provinciale Pier Giorgio Lombardi anch’egli accusato dai dirigenti spezzini di averli illusi con false promesse (ma sarà un clamoroso errore di giudizio perché proprio Lombardi si dimostrerà nel tempo un grande amico, estimatore e sostenitore della disciplina del Rugby e della Società). I dirigenti spezzini non sanno darsi pace. “bruciano” soprattutto le promesse ricevute in primavera e ribadite subito dopo la gara Italia Francia Under 23 al Picco del 11 giugno, e finora disattese. Per fortuna il presidente Lombardi riesce a rimettere le cose a posto. Il suo intervento si rivelerà provvidenziale. Sarà proprio lui, ingiustamente coinvolto nella polemica, a risolvere il problema togliendo anche da una poco decorosa impasse l’Assessorato allo Sport. Il buon senso e l’abilità “politica” del dottor Lombardi compiono il “miracolo” di una soluzione a mosaico che accontenterà tutti. La Migliarinese, metterà a disposizione il campo dellaPieve, per la società di calcio femminile, che si dichiara disponibile a trasferirsi in quella sede, per consentire la disputa degli incontri del campionato di serie C2 dello Spezia Rugby al Campo Ferdeghini, ovviamente in alternanza con gli impegni calcistici della Migliarinese che disputa proprio in quel campo, gli incontri del campionato calcistico di eccellenza ligure. Con grande sollievo dei dirigenti dello Spezia Rugby la squadra potrà giocare al Ferdeghini e, quando non sarà possibile gli aquilotti del rugby giocheranno a Romito Magra, dove si svolgeranno anche gli allenamenti, sul campo secondario della locale società di calcio. In previsione dell’inizio del campionato i rugbisti spezzini iniziano gli allenamenti sul campo delle Pianazze (sempre grazie al dottor Lombardi che convinse i dirigenti del locale Circolo Arci a mettere a disposizione per un paio di mesi il loro campo). Ad ottobre la “comitiva” si sposta a Romito, gravata dell’ennesimo problema: l’allenatore designato era l’italo inglese Malcom Gervastri, ex colonna del Lunigiana Rugby, che per impegni di lavoro rimaneva spessissimo lontano da Spezia. Si fece fronte a tale assenza con una sorta di “fai date te”, con gli anziani ad insegnare il verbo del rugby ai più giovani e qualche volta con il supporto di due validissimi tecnici inviati dal Comitato Regionale Ligure: il Prof. Roberto Pagni e Mauro Pizzagalli, ex cussino deglianni d’oro del rugby genovese, nonchè arbitro della serie A. Questi diedero una grossa mano ai pochi veterani della squadra nel compito di insegnare ai giovani e ai neofiti i rudimenti del gioco della palla ovale. Prima dell’inizio del campionato gli aquilotti fecero due incontri amichevoli perdendo, 58 a 7, con la Pro Recco che militava in serie C1 e che quell’anno fu promossa in serie B, e vincendo con il Siena (che sarebbe stato poi avversario degli aquilotti anche in campionato) per 50 a 15. Questa convincente vittoria fece salire alle stelle l’entusiasmo ed il morale degli aquilotti. Finalmente arrivò l’autunno e con l’autunno l’inizio del campionato che prevedeva domenica 6 novembre l’incontro d’esordio casalingo dello Spezia Rugby contro il Cus Firenze. Il sabato precedente l’incontro, i giocatori si ricordano che i pali da rugby erano ancora al “Picco” dal giorno dell’incontro di giugno tra Italia e Francia Under 23 e, peggio ancora scoprirono che il Ferdeghini era sprovvisto delle “anime di metallo” per il montaggio dei pali da rugby,che l’assessorato allo sport aveva “dimenticato” di far interrare. Ancora una difficoltà, l’ultima della serie, che però rischiava di far saltare l’esordio in campionato degli spezzini. La squadra si riunisce, per prendere una decisione: mollare tutto e rinunciare alla gara d’esordio chiedendo alla Federazione un rinvio (ma sarebbe stato un brutto modo di iniziare l’avventura, e poi, il giorno dopo sarebbero venuti in molti ad assistere al match) oppure rimboccarsi le maniche ancora una volta? Quello stesso pomeriggio i pali furono trasportati al “Bruno Ferdeghini” e il giorno successivo alle sei del mattino quasi tutta la squadra era sul campo per iniziare i lavori di scavo (con pala e picco) che si protrassero fino alle ore 13.30. Ultimata la fatica I giocatori esausti e digiuni andarono a cambiarsi negli spogliatoi ed alle 14.30 stanchissimi scesero in campo e sotto un fortissimo diluvio giocarono la loro partita d’esordio perdendo contro l’esperto Cus Firenze (37 a 3). Quella gara persa fu l’inizio di una serie interminabile di sconfitte e del resto la cosa era preventivabile considerando la maggiore esperienza, malizia e capacità tecnica delle altre squadre. Nonostante tutto, però, i ragazzi dello Spezia Rugby tennero duro fino al termine del campionato onorando l’impegno e scendendo in campo anche se costretti all’inferiorità numerica per assenze dovute ad infortuni o squalifiche. La caparbietà della squadra trovò soddisfazione nella penultima gara del girone di ritorno, quando gli aquilotti giocarono in casa con il Cus Siena (già sconfitto una volta in amichevole) e finalmente vinsero, seppur di strettissima misura, al termine di una gara feroce e senza esclusione di colpi con ben tre giocatori espulsi per parte. Alla fine il risultato sarà di 10 a 7 per gli aquilotti (storica meta con tanto di trasformazione di Marc Taini). Quella vittoria, non cambiò comunque l’esito scontato della stagione (ultimo posto in campionato) ma, se non altro, evitò l’onta dell’umiliante zero punti in classifica. Nella stagione successiva lo Spezia Rugby non si iscrisse al campionato di serie C2. La Società svincolò i giocatori, i più anziani smisero di giocare, altri si trasferirono presso altre società toscane e liguri (Cus Pisa, Pro Recco, Delta Imperia). Dopo solo un anno la squadra senior dello Spezia non esisteva più, ma solo per motivi di carattere economico. La Società comunque non avrebbe chiuso i battenti; avrebbe iniziato, semmai, un nuovo corso. Per volontà del suo Presidente Gatti e di alcuni giocatori, infatti, ancora prima che terminasse il campionato, fu presa la decisione di ripartire, nella stagione 1995/96, con un nuovo ambizioso programma tutto rivolto alla creazione di un settore giovanile, da costituire attraverso una capillare promozione del del rugby “educativo” svolto nelle scuole medie inferiori della città e della provincia, in collaborazione con il Provveditorato agli studi, il C.O.N.I. Provinciale e il Comitato Regionale Ligure che metterà gratuitamente a disposizione i propri tecnici federali (coadiuvati da quelli dello Spezia Rugby) per l’insegnamento della disciplina del rugby agli allievi delle scuole che aderiranno al progetto. Così, già a partire dal mese di aprile del 1995, alcuni giocatori della prima squadra: Angelo Novellino, Giuseppe Sturlese, Massimo di Raimondo e Andrea Montanari coadiuvati dal tecnico federale prof. Felice Bisio, avviarono il primo corso di rugby al quale parteciparono una ventina di adolescenti tra i dieci ed i quattordici anni di età. Gli allenamenti del “Corso” di rugby si svolgevano sul campetto “Bonanni” nel quartiere della Chiappa e si protrassero fino ai primi di giugno concludendosi con una amichevole con la formazione Under 12 della Pro Recco. La gara si svolse sul campo di Romito e con grande sorpresa i giovani aquilotti sfiorarono un clamoroso successo, il risultato, infatti, rimase in bilico fino al termine e vide i recchesi vincere con una sola meta di scarto (4 a 3). Questi i nomi degli aquilotti scesi in campo: Iacopo Brancaleone, Manuel Palmas, Alessandro Bosco, Daniel Romero, Fabio Quinci, Daniele Cuturri, Nicola Bolognini, Simone D’angiulli, Lorenzo Sassi e Marco Sturlese.
STAGIONE 1995/96
Agli inizi di ottobre del 1995, lo Spezia Rugby riparte con immutato entusiasmo. Il nuovo assetto societario vede Giacomo Gatti confermato Presidente con Giuseppe Sturlese Vice, Alessandro Ricco, Ivan Spuntoni, Andrea Montanari consiglieri (tutti ex giocatori). Lo staff tecnico è composto da Angelo Novellino, Andrea Montanari e Paolo Bernardi, mentre Giuseppe Sturlese sarà il coordinatore dell’attività di promozione scolastica, in collaborazione con il Provveditorato agli studi e con il sostegno dei tecnici territoriali del Comitato Regionale Ligure. Grazie all’interessamento del Presidente del CONI Lombardi, il Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno, da sempre sensibile alle realtà sportive giovanili, consente che gli allenamenti delle squadre del Club e i Corsi di rugby per gli studenti delle scuole medie inferiori si possano svolgere nel meraviglioso Centro Sportivo “Montagna” della Marina Militare. In tal modo i ragazzi potranno avvicinarsi e praticare la disciplina del rugby su un idoneo terreno erboso ed in condizioni di sicurezza. Parte subito l’attività di promozione in due scuole: la Cervi del Favaro (prof. Sottocorona) e l’Alfieri (prof. Piattoni) con eccellenti risultati. Saranno infatti molti gli studenti che parteciperanno ai corsi di avviamento al Rugby educativo e che in seguito si tessereranno per la Società. Nella Stagione agonistica 1995/96 lo Spezia Rugby partecipa per la prima volta al campionato regionale Under 14, che con grande sorpresa vincerà, dominando largamente subendo una sola sconfitta esterna, lasciandosi alle spalle formazioni giovanili liguri “storiche” come l’ITC Avanzini, Genova e Recco con grandissima soddisfazione dell’allenatore Paolo Bernardi e dei vertici societari. Questi i nomi dei protagonisti di quella prima storica vittoria: Gabriele Arini, Daniel Romero, Nicola Bolognini, Ivano Cicciotti, Fabio Quinci, Sasha Beverini, Mirco Ciampi, Stefano Leccese, Davide Lanzoni, Jan Malatesta, Tommaso Mazzini, Manuel Palmas, Giuseppe Paparusso, Davide Raciti, Loris Seligardi, Alessandro Bosco, Graziano Terrieri, Lorenzo Sassi e Iacopo Brancaleone. Nella stagione 1996/97 assistiamo ad un significativo allargamento del Direttivo della società con l’arrivo di Graziano Bolognini, Angelo Sassi, Lorenzo Palmas e Alberto Mazzini (che realizzerà il disegno del primo gagliardetto del Club). Lo staff tecnico, inoltre, si arricchisce dell’esperto Giampiero Mariatti (che da giocatore ha militato nel Cus Genova) che assieme a Paolo Bernardi allenerà la formazione Under 16. L’Under 14 e l’Under 12 sono affidate a Giuseppe Sturlese, mentre l’Under 10 a Giovanni Brusco. Ben quattro le formazioni, ai nastri di partenza di un’altra straordinaria stagione che vedrà ancora lo Spezia Rugby primeggiare in Liguria con i suoi giovani. Il successo in termini di tesseramenti di quella stagione agonistica fu il risultato dell’ottima “promozione” svolta nelle scuole medie inferiori dal dirigente aquilotto Giuseppe Sturlese e dal tecnico regionale Felice Bisio. Oltre alle SS.MM.SS. Cervi e Alfieri anche la scuola media Formentini/Fontana (responsabile prof.ssa Angella) e la Di Giona di Portovenere (prof. Godani) aprirono le porte al rugby. Queste quattro scuole quell’anno diedero vita anche alla prima edizione dei Giochi Sportivi Studenteschi, mai disputati in precedenza alla Spezia, che videro la vittoria della SMS Vittorio Alfieri (prof.ssa Salcuno). La formazione Under 14 vince nuovamente il titolo regionale superando, in una combattutissima finale disputata allo “Sciorba” di Genova, i Delfini Pegli (33 a 27) con mete di Fabio Bertolucci, Graziano Terrieri, Loris Seligardi e doppietta di Daniele Biagioni. Anche l’Under 16 di Gian Piero Mariatti e Paolo Bernardi impegnata nel torneo interregionale ligurepiemontese si comportò bene. Le formazioni Under 12 e 10 parteciparono, ottenendo brillanti risultati, ai “concentramenti” autunnali e primaverili organizzati dal Comitato Regionale Ligure. Questi i nomi dei protagonisti del vittorioso campionato Under 14 della stagione 1999/97: Alessio Brescia, Maurizio Del Seta, Daniele Biagioni, Andrea Giansanti, Sergio Bertoli, Loris Seligardi, Tommaso Mazzini, Andrea Vandin, Graziano Terrieri, Fabio Bertolucci, Davide Parisi, Iacopo Brancaleone, Lorenzo Sassi, Gianni Varisco, Fabio Quinci, Jonathan Pellegrini e Marco Romano.
STAGIONE 1997/98
Nella stagione 1997/98 lo staff tecnico subisce un drastico ridimensionamento che sarà causa di gravi ripercussioni sulla promozione scolastica che per mancanza di allenatori non avrà lo stesso successo degli anni precedenti: Gian Piero Mariatti, Giuseppe Sturlese e Angelo Novellino devono interrompere l’attività per motivi di lavoro mentre, Paolo Bernardi e Andrea Montanari coronano il loro sogno di diventare arbitri di rugby. In ogni caso la Società iscrive tre formazioni giovanili: l’Under 16, allenata dal genovese Alessandro Bottino che punta alla vittoria in campionato, l’under 14 e la under 12, entrambe guidate da Lorenzo Palmas. L’Under 14, quasi interamente rinnovata rispetto a quella che aveva vinto il precedente campionato, non riesce ad andare oltre un onorevole quarto posto alle spalle di Genova, Recco e Pegli. L’Under 12 partecipa con successo ai tornei a “concentramenti” e l’Under 16 sfiora la vittoria nel campionato ligure – piemontese accontentandosi alla fine, solo del secondo posto. Ecco la rosa della formazione Under 16 giunta seconda: Fabio Quinci, James Siniscalchi, Lorenzo Sassi, Iacopo Brancaleone, Tommaso Mazzini, Loris Seligardi, Graziano Terrieri, Nicola Bolognini, Daniel Romero, Stefano Cicciotti, Davide Leccese, Sacha Beverini, Luca Romano, Fabio Bertolucci e Manuel Palmas.
STAGIONE 1998/99
NASCE IL RUGBY CLUB SPEZIA “1994” A novembre del 1998 a seguito di un accordo tecnico con la prestigiosa Pro Recco Rugby viene costituito il Rugby Club Spezia 1994 (1994 in onore della data di fondazione dello Spezia Rugby). Con la Pro Recco esiste un gemellaggio sino dal 1994. I dirigenti recchesi sono favorevoli a stringere ancora di più il rapporto di collaborazione tecnico-agonistico con la società ed i dirigenti spezzini. Promotori dell’accordo sono i dirigenti spezzini Lorenzo Palmas e Giuseppe Sturlese ed il genovese Roberto Besio. Questi i termini: la Pro Recco delegherà il Rugby Club Spezia a svolgere per suo conto l’ attività giovanile e propaganda fornendo il necessario sostegno tecnico ed economico al Club aquilotto. Tuttavia, in aderenza alle norme federali, trattandosi di due società non appartenenti a comuni limitrofi, l’accordo raggiunto tra i due Club deve essere ratificato a livello statutario e così si costituisce la nuova Società “Rugby Club Spezia 1994” i cui soci fondatori saranno gli spezzini Lorenzo Palmas, Gian Piero Mariatti, Angelo Sassi, Giuseppe Sturlese ed i recchesi Roberto Besio, Andrea Limoni e Mauro Cafferata. Presidente del nuovo Club è Lorenzo Palmas, Vice Gian Piero Mariatti. Il consiglio vede l’ingresso nel Club di nuovi soci: Marino Fascio, Mauro Maldini, Andrea Barilari, Giovanni Biddiri, Paolo Minchella, Maria Pia Viviani, che assieme ai fondatori, formano un più ampio e solido direttivo. Presidente onorario del Club è il fondatore del disciolto Spezia Rugby, Giacomo Gatti. Lo staff tecnico è composto da Roberto Pagni, responsabile dell’Under 16 e da Giuseppe Sturlese responsabile della Under 14 mentre Lorenzo Palmas si occuperà della Under12. Per l’Under 16 quella del 1998/99 sarà la stagione dei record. La squadra vincerà infatti il campionato interregionale ligure-Piemontese facendo terra bruciata attorno a se, concludendo il torneo imbattuta e a punteggio pieno, con 359 punti segnati e solo 47 subiti, con l’eccezionale media di 45 punti realizzati a partita. Grandissima la soddisfazione della società che arricchisce il suo palmares con il terzo titolo giovanile in quattro anni di attività. Grazie a questo successo la formazione Under 16 spezzina ottiene la qualificazione per la semifinale del “Trofeo delle Alpi”, avversaria la blasonata formazione del Noceto. Nella semifinale giocata al “Bruno Ferdeghini” parmensi e spezzini danno vita ad un combattuto match che alla fine vedrà la vittoria del Noceto (26 a 7). L’unica meta degli aquilotti è di Lorenzo Sassi poi trasformata dal “cecchino” Graziano Terrieri. Pagni e i suoi ragazzi perdono l’imbattibilità ma, soprattutto, l’occasione di accedere alla finale del Trofeo. L’amarezza e la delusione per la mancata vittoria non toglie agli spezzini la consapevolezza di aver disputato una irripetibile stagione agonistica. I protagonisti di quella fortissima Under 16 sono: Lorenzo Sassi, Sandro Mattera, Andrea Cilio, Michele Garofoli, Alessandro Zanzotto, Graziano Terrieri, Gianni Di Biase, Sergio Senigallia, Simone Viviani, Daniele Biagioni, Fabio Cannarsa, Fabio Bertolucci. Giovanni Da Pelo, Andrea Giansanti, Marco Pozzo, Iacopo Delle Piane, Luca Romano. Stagione 1998/99 - Under 16 di Roberto Pagni, ha appena sconfitto Biella aggiudicandosi il titolo interregionale di categoria Ottimo anche il terzo posto ottenuto dagli aquilotti di Sturlese nel campionato regionale Under 14. Questa la rosa: Maldini, Broccini, Brusco, D’Arienzo, Lupi, Perini, Cimino, Fascio, D’Angiulli, Bercini, Rubino, Parisi. Nel settembre del ’99, per la prima volta, la società spezzina iscrive una propria squadra ad un torneo all’estero. L’Under 16 di Roberto Pagni parteciperà, in Francia, al Torneo Internazionale “Eric Vernege” organizzato dal Racing Club Beaumontois. Gli aquilotti di si classificheranno al settimo posto su 16 partecipanti.
STAGIONE 1999/00
Immutato l’assetto societario e tecnico, in questa stagione arriverà una nuova brillante affermazione della formazione Under 14 spezzina che porterà a tre i titoli regionali vinti in quella categoria. Gli aquilotti sono protagonisti di un eccellente performance, subendo una sola sconfitta nel campionato che concluderanno con un record di 380 punti complessivamente realizzati (con una media di 38 punti a partita). Questa la formazione vincente: Rodrigo Marioni, Marco Sturlese, Giulio Brusco, Marcello Bercini, Denny Viviani, Andrea Barilari, Giuseppe Biddiri, Stefano Montali, Luca Beltramo, Andrea Quondamatteo, Michele Romano, Enrico Piancaldini, Davide Broccini, Luca Calcagnini, Gabriele Pindaro. Eccellenti risultati, quell’anno, anche nel settore scolastico categoria Under 12 e 14. Gli allievi dell’Ente scolastico della Scuola media “Giovanni Di Giona” delle Grazie, allenati da Maddalena Liverani, Lorenzo Palmas e dal Prof. Maurizio Godani, colgono uno storico risultato, vincendo, con la formazione Under 14, la fase regionale dei Giochi della Gioventù.
STAGIONE 2000/01
Nella stagione 2000/2001 il Rugby Club Spezia conclude un importante accordo di abbinamento commerciale con la Hertz, società leader mondiale del “rent a car” , già sponsor non tecnico della Nazionale Italiana Rugby. Artefici dell’importante accordo sono Giancarlo Sivori manager Hertz per la Liguria e il Presidente del sodalizio giallo-nero Lorenzo Palmas. Ancora importanti novità, invece, nel settore tecnico, l’Under 12 del Club è affidata a Maddalena Liverani, che viene nominata anche Tecnico Provinciale. In tale veste si occuperà, assieme a Paolo Minchella neo Delegato Provinciale, della promozione della disciplina del Rugby nelle scuole medie di 1° e 2° grado della provincia, il tutto nell’ambito del “Progetto 99” al quale collaborano il Coni Provinciale, il Provveditorato agli Studi ed i comuni di La Spezia, Sarzana, Follo Levanto, Vezzano Ligure, Arcola, Lerici e l’amministrazione provinciale della Spezia con il concorso di tutte le federazioni sportive presenti sul territorio. La squadra Under 16 sarà ancora una volta guidata dal bravo ed esperto Pagni mentre l’Under 14 è affidata alla Luca Medici e Giuseppe Sturlese. Proprio l’Under 14 di Medici e Sturlese detentrice del titolo conquistato nella precedente stagione, sarà protagonista di una nuova vittoria. Un’altra doppietta, quindi, per il rugby spezzino, dopo le due vittorie consecutive del 96 e del 97 sono arrivate quelle del 2000 e del 2001. Con questa affermazione il Club acquisisce cinque titoli in soli sei anni di attività. Questa la squadra: Cesare Bercini, Marco Sturlese, Andrea Macchi, Denny Viviani, Rodrigo Marioni, Giulio Renelli, Claudio Barilari, Giuseppe Biddiri, Giacomo Beltramo, Luca Calcagnini, Gabriele Pindaro, Andrea Montini, Stefano Montali, Patrik Longobardi.
STAGIONE 2001/02
In questa stagione viene quasi completamente rinnovato il direttivo della Società; moltissimi i cambiamenti, sia a livello delle cariche all’interno del Club sia per quanto attiene le nomine federali. Cambio al vertice della Società con Giuseppe Sturlese che assume la carica di Presidente in sostituzione di Lorenzo Palmas che cede il timone dopo un mandato di tre anni, Marino Fascio Vice. Luca Medici, prende il posto di Maddalena Liverani come Tecnico Provinciale. Il neo Presidente Sturlese sostituisce anche Paolo Minchella nell’incarico di Delegato Provinciale. Attività di propaganda Under 10 e Under 12 a parte, una sola squadra giovanile è iscritta al campionato interregionale Ligure-Piemontese in quella stagione: l’Under 16 allenata dal genovese Giovanni Mangiapanello che non andrà oltre un modesto sesto posto.
STAGIONE 2002/03
Nell’autunno del 2002 il Club ufficializza un ulteriore abbinamento commerciale con Acamtel, emergente azienda spezzina del settore delle telecomunicazioni, che affianca l’ormai consolidata partenership di Hertz. L’abbinamento commerciale consente al Club di programmare per la stagione agonistica 2002/03 un intensa attività, sia per quanto riguarda la partecipazione ai campionati giovanili Under 13, 15 e 17, sia per quanto riguarda la promozione scolastica. Tuttavia la vera sorpresa di quella stagione è stata la partecipazione del Club al Campionato Nazionale di serie C anche se in collaborazione con la società genovese del Rugby Pegli. La squadra, targata Hertz Acamtel Spezia, è composta da giocatori dell’una e dell’altra società. L’idea della Società era quella di offrire finalmente uno “sbocco” ai giovani e bravi atleti cresciuti nelle giovanili del Club. Nutrita la componente degli aquilotti che fanno parte della rosa: Daniel Romero, Manuel Palmas, Stefano Leccese, Marco Mariatti, Giovanni Lanuto, Marco Privitera, Paolo Checchi, Graziano Terrieri e Daniele Biagioni. “Purtroppo” la ristrutturazione dei campionati senior voluta dalla F.I.R., a partire da quella stagione ha unificato la serie C (prima suddivisa in C2 e C1) e, di fatto, mette sullo stesso piano società e squadre dichiaratamente “amatoriali”, come quella spezzina, ad altre molto più “professionali”. Il divario tecnico tra le squadre iscritte alla C unificata è enorme e gli “spezzini/pegliesi” oltre alle difficoltà di carattere tecnico e logistico, non sono penalizzati per il fatto di non aver mai giocato assieme in precedenza. Nel corso del campionato L’Hertz Acamtel Spezia vincerà solamente tre gare, ma, a parte un paio di pesanti sconfitte, riuscirà sempre a tenere il campo con dignità. Due le squadre spezzine impegnate nei campionati giovanili: l’Under 17 allenata da Pagni e l’Under 15 della neo costituita Società Scolastica “Salvo D’Acquisto” di Piana Battolla affidata alla prof.ssa Paola Crementieri, e ai tecnici della Società “Tutor” Rugby Club Spezia, Malcom Gervastri e Giuseppe Sturlese. La scuola media “Salvo D’Acquisto” di Piana Battola (il cui direttivo è composto da Maria Rosa Bruschi Presidente, Paola Crementieri vice Presidente, Michele Rigazio Dirigente scolastico, Lorenzo Palmas, Giuseppe Sturlese, Rodolfo Alberici consiglieri), non è stato il primo Ente Scolastico della provincia ad affiliarsi alla F.I.R., il primato spetta alla Sms Alfieri della Spezia e alla Sms Di Giona delle Grazie – ma, quella di Piana Battolla sarà l’unica scuola media a partecipare effettivamente alla attività agonistica federale. Straordinaria e intensa la stagione dei ragazzi della “Salvo D’Acquisto” che parteciperanno con successo al campionato regionale Under 15, ai giochi studenteschi (quarti alla fase regionale) e, a coronamento di una grande stagione, saranno protagonisti in Veneto (San Dona del Piave) nel Campionato Nazionale delle Scuole (chermesse riservata alle sole Società scolastiche) conquistando il 3° posto nella categoria Under 14. Il 2002 registra infine l’ospitalità offerta dal Club giallonero spezzino alla nazionale di John Kirwan. Nel novembre del 2002, infatti, in preparazione del test match con i campioni del mondo australiani previsto il 23 novembre allo Stadio Ferraris di Genova, venne indicata dalla Federazione, come sede ideale del raduno degli azzurri, La Spezia, vicina a Genova ma abbastanza lontana dai riflettori e dai curiosi, poteva consentire a Kirwan e compagnia di prepararsi in serenità al match soprattutto dopo la severa sconfitta subita dagli azzurri, appena una settimana prima, al “Flaminio” ad opera dei pumas argentini. Gli azzurri dal 17 al 22 novembre si allenano nell’eccellente impianto Sportivo “A Montagna” messo a disposizione della F.I.R. dalla Marina Militare. E’ il Comandante in Capo del Dipartimento M.M. A.T., Ammiraglio di Squadra Manlio Gialliccia il giorno 18 novembre a dare il suo personale benvenuto alla delegazione azzurra. In quella occasione il Team manager Marco Bollesan offre all’Ammiraglio Gialliccia il pallone ufficiale di Italia vs Australia firmato da tutti gli atleti azzurri. Analogo dono è consegnato al Presidente del Club aquilotto Giuseppe Sturlese per l’apprezzatissimo supporto logistico organizzativo offerto dalla società e dal personale del Club allo staff azzurro durante tutta la loro permanenza alla Spezia.
STAGIONE 2003/04
L’accordo di collaborazione col Pegli, non viene rinnovato per cui, almeno per quell’anno, niente iscrizione al campionato di serie C. Un nuovo accordo, invece, viene raggiunto con la società Lyons Amaranto di Livorno nelle cui fila transitano, in prestito, i migliori giocatori spezzini della categoria Under 17. A tenere alto il vessillo del Club in quella stagione troviamo l’Under 15 della scuola “Salvo D’Acquisto”, delegata dal Rugby Club Spezia. La compagine allenata da Roberto Pagni e Malcom Gervastri, disputerà un buon campionato Finendo quarta in classifca generale. La stagione 2003/04 è soprattutto quella del decennale del rugby spezzino. Quell’avventura iniziata l’11 giugno 94 al “Picco” con Italia Francia U.23, continua e si arricchisce di un nuovo straordinario evento voluto dagli appassionati dirigenti spezzini. Infatti, per celebrare e festeggiare degnamente le dieci candeline il Rugby Club Spezia chiede ed ottiene dalla Federazione Italiana Rugby l’assegnazione e l’organizzazione di un evento sportivo di respiro internazionale: il test match tra le due rappresentative giovanili Under 17 di Italia e Inghilterra (che si incontrano il 7 aprile con la rappresentativa nazionale “B” ed il 10 aprile con quella “A”. Così, esattamente come dieci anni prima gli sportivi spezzini e gli appassionati di rugby (che ormai sono diventati tanti), possono assistere ad un evento sportivo di grande livello. La manifestazione è patrocinata della Provincia e del Comune della Spezia, del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno, dell’Autorità Portuale, dal CONI Provinciale con la Regione Liguria “Ente Promotore” dell’iniziativa. I due test match sono vinti dai britannici ma la perfetta organizzazione dell’evento fa incassare ai dirigenti del Club i sinceri complimenti sia dei responsabili della F.I.R. che dei membri della delegazione inglese. Notevole la partecipazione del pubblico. Ai due test match in programma assistono complessivamente oltre tremila spettatori dei quali oltre duemila il 10 aprile (vigilia della Pasqua), per assistere alla gara del Italia “A” vs Inghilterra). In quella stagione, per i vertici del Club c’è anche la soddisfazione per la meritata convocazione in azzurro di Marco Sturlese (classe 1987). Il talentuoso aquilotto, che a partire dal 2003 è stato inserito nel Programma Attività Internazionale della F.I.R. (P.A.I.) indossa per la prima volta la maglia della nazionale esordendo proprio in occasione del match Italia – Inghiltrerra “B” di fronte ai propri dirigenti e al proprio pubblico.
STAGIONE 2004/05
Nella stagione 2004/05 il Rugby Club Spezia ha realizzato un ambizioso progetto finalizzato alla promozione del rugby nelle scuole medie di 1° e 2° grado della città e della Provincia. La fase operativa del progetto, affidata al tecnico lombardo Alessandro Pavesi, è iniziata nel gennaio del 2004 ed ha coinvolto alcuni Istituti scolastici cittadini. I risultati ottenuti sono stati eccellenti: tre sono stati i Gruppi Sportivi Scolastici attivati (Liceo Classico “Costa”, Liceo Scientifico “Pacinotti” e Istituto Comprensivo di Lerici), oltre cento, tra ragazzi e ragazze, gli studenti coinvolti. Due nuovi Enti scolastici costituiti, il Liceo Scientifico Pacinotti Rugby e l’I.C. Lerici Rugby che in primavera ha partecipato ottenendo ottimi risultati ai campionati nazionali delle scuole di Jesolo San Donà riservati alle sole società sportive scolastiche ( Enti scolastici). Inoltre, grazie all’impegno dei Dirigenti Scolastici dei due licei Prof. Michele Rigazio (Liceo Pacinotti) e della Prof.ssa Giuseppina Piccione (Liceo Costa) e all’entusiasmo degli insegnanti di Ed. fisica dei due Istituti (Fabiola Lo Russo, Mauro Piermattei e Gian Luca Secco per il Liceo Costa, Paolo Cozzani, Barbara Vaghetti e Roberto Castelli per il Liceo Pacinotti) i due “storici” istituti cittadini, nel solco della migliore tradizione delle high schools britanniche hanno dato vita il 14 maggio 2004 ad un test match che si spera possa diventare un tradizionale appuntamento sportivo per la città. Ovviamente non poteva mancare una “posta in palio”, così per accendere l’entusiasmo dei liceali, il Rugby Club Spezia, che ha organizzato questa prima edizione dell’evento, ha messo in palio la “Spring Cup” un bellissimo trofeo (offerto dal La Spezia Container Terminal) raffigurante un’aquila, simbolo della città, che ogni anno verrà consegnato alla squadra della scuola vincente che lo tratterrà per un anno per rimetterlo in palio nella successiva sfida tra i due licei. La prima edizione ha visto i liceali spezzini affrontarsi con ben tre squadre: ragazze, allievi (studenti del biennio) e juniores (studenti del triennio). Nella prima sfida in programma le squadre femminili pareggiano (5 a 5) con mete di Enrica Biassoli (Pacinotti) e Savina Russo (Costa). Altrettanto combattuta la gara tra gli studenti del biennio (30 a 25) con gara sempre in bilico e risoltasi a favore del Pacinotti solo nel finale (mete di Edoardo Pasini, Daniele Rolla, e Nicolò Salati per il Pacinotti e di Luca Rossi e Gianmaria Marletti per il Costa). Nell’ultima gara in programma, invece, quella “clou”, valida per l’assegnazione della “Spring Cup”, netta affermazione dei ragazzi dello scientifico che superano gli avversari per 29 a 0. Cinque le mete realizzate, per la cronaca, da Federico Ros, con le doppiette di Alessio Nardini e Andrea Quondamatteo, più due trasformazioni di Cesare Bercini. L’evento, inserito nel contesto dell’annuale torneo di rugby “Città della Spezia” giunto nel 2005 alla sesta edizione, è stato realizzato grazie alla fattiva collaborazione del Presidente del CONI Provinciale Dott. Pier Giorgio Lombardi, dell’Assessore allo Sport Dott. Paolo Manfredini, al patrocinio della Autorità Portuale e del Comando in Capo del Dip. M.M. A.T. che ha messo a disposizione il suo meraviglioso Centro Sportivo nonché degli sponsor della manifestazione: AcamClienti (sponsor ufficiale del Rugby Club Spezia), La Spezia Container Terminal, SportLife e Megacine dove si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna della Spring Cup e la premiazione di tutti gli studenti. Per quanto riguarda invece l’attività agonistica federale nella stagione 2003/04 il Club ha disputato due campionati giovanili con l’Under 15 (girone ligure) e con l’Under 19. Buono il campionato della “19” allenata dal duo Roberto Pagni e Michele Pelletti impegnata nel difficile girone tosco emiliano. Gli aquilotti, sempre a ridosso delle prime della classe (Livorno ed Etruria Piombino) quasi fino al termine della stagione hanno concluso il campionato con un ottimo quarto posto. Questi i protagonisti: Marco Sturlese, Gabriele Pindaro, Fabrizio Cimino, Lorenzo Fascio, Marco Borghini, Giuseppe Biddiri, Alessandro Cosimo, Stefano Montali, Marcello Bercini, Davide Gambardella, Alain Gualtieri, Mattia Antonini, Matteo Bonaretti, Cristian Incrocci, Emanuele Togni, Andrea Siviero, Cristian Mannucci,Mario Serafini, Carlo Vilela, Matteo Giovannini.
STAGIONE 2005/06
Nella attuale stagione agonistica il Rugby Club Spezia si presenta ai nastri di partenza con la sola formazione Under 19. La squadra iscritta nel girone ligure-piemontese è affidata anche quest’anno al valido tecnico genovese Roberto Pagni. Oltre alla formazione Under 19 del Club altre due squadre giovanili parteciperanno alla attività federale ufficiale. I due nuovi Enti scolastici I.C. Lerici Rugby e il Liceo Scientifico Pacinotti Rugby, che si sono affiliati grazie all’intenso lavoro di promozione scolastica portato a termine con grande sacrificio ed impegno dal Club nella precedente stagione 2004/05, parteciperanno, autonomamente, con proprie formazioni rispettivamente al campionato regionale Under 15 ed al campionato Under 17 (girone ligure–piemontese). La direzione tecnica della due formazioni scolastiche è affidata al Tecnico Provinciale Alessandro Pavesi che, per l’ Under 17 liceale potrà contare sull’apporto di numerosi giovani aquilotti (una quindicina di atleti) ceduti in prestito al “Pacinotti” dal Rugby Club Spezia, a formare “lo zoccolo duro” del neo nato Ente Scolastico. Novità anche per quanto riguarda l’attività di promozione del rugby a livello scolastico. Oltre ai Licei Costa e Pacinotti anche l’Istituto Tecnico Industriale Statale Cappellini attiverà il proprio Gruppo Sportivo Scolastico sotto la guida della Prof.ssa Paola Crementieri coadiuvata del Tecnico Provinciale Alessandro Pavesi.
Ecco infine i nomi degli atleti del Club Impegnati nel campionato Under 19: Marco Sturlese, Gabriele Pindaro, Andrea Quondamatteo, Marcello Bercini, Alessandro Cosimo, Stefano Montali, Giuseppe Biddiri, Giulio Renelli, Davide Gambardella, Alain Gualtieri, Alessio Della Zoppa, Mario Ciuni, Mattia Antonini, Cesare Biggi, Andrea Pieroni, Francesco Sferrazza, Marco Vinello, Andrea Bernardi, Andrea Barilari, Buscema Michele, Celoria Daniele, Martinelli Simone.