PALAZZINA DELLE ARTI E MUSEO DEL SIGILLO

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E' una costruzione neogotica che si affacciab sull'antica [[VIA DEL PRIONE|via del Prione]], in pieno centro storico, progettata da [[FRANCO OLICA|Franco Oliva]] intorno agli anni Venti, originariamente come Ufficio di Igiene. Il gusto neomedievale si ravvisa nelle aperture ad arco acuto e nei catini ceramici inseriti al di sopra delle finestre. Si ricollega idealmente anche se non storicamente, al contiguo Convento di
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sull'antica via del Prione, in pieno
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San Francesco da Paola. In seguito all'apertura del Museo "Lia", si è provveduto al recupero anche di questo edificio, destinato a sede della Biblioteca speciale d'Arte e Archeologia con annessi laboratori didattici; a sede dell'esposizione permanente della collezione dei sigilli, contenuti all'interno del Museo del Sigillo; e a spazi destinati a mostre temporanee e a convegni. La collezione dei sigilli è stata donata
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centro storico, progettata da Franco
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dai coniugi Capellini al Comune della Spezia, e si qualifica, con ogni probabilità, come la più vasta raccolta sfragistica che esista al mondo.
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Oliva intorno agli anni Venti, originariamente
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I sigilli testimoniano la necessità di confermare la proprietà di un determinato documento e di attestarne in genere la qualità giuridica e accompagnarne la vicenda umana. Per questo motivo il Museo spezzino raccoglie ed ordina sigilli di epoca e provenienza diversissime, da quelli dell'antico Egitto a matrici prodotte in Cina, Tibet e Nepal; da quelli prodotti in Occidente nel corso del Medioevo fino alle linee sinuose e sensuali dei sigilli liberty. Museo del Sigillo: è possibile raggiungere la quota di partenza dell'ascensore tramite una rampa metallica;
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come Ufficio di Igiene.
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tutti i piani sono visitabili. Sfornito di bagni accessibili ai disabili (possono essere usati quelli situati all'interno dell'adiacente
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Versione delle 21:34, 2 feb 2012

E' una costruzione neogotica che si affacciab sull'antica via del Prione, in pieno centro storico, progettata da Franco Oliva intorno agli anni Venti, originariamente come Ufficio di Igiene. Il gusto neomedievale si ravvisa nelle aperture ad arco acuto e nei catini ceramici inseriti al di sopra delle finestre. Si ricollega idealmente anche se non storicamente, al contiguo Convento di San Francesco da Paola. In seguito all'apertura del Museo "Lia", si è provveduto al recupero anche di questo edificio, destinato a sede della Biblioteca speciale d'Arte e Archeologia con annessi laboratori didattici; a sede dell'esposizione permanente della collezione dei sigilli, contenuti all'interno del Museo del Sigillo; e a spazi destinati a mostre temporanee e a convegni. La collezione dei sigilli è stata donata dai coniugi Capellini al Comune della Spezia, e si qualifica, con ogni probabilità, come la più vasta raccolta sfragistica che esista al mondo. I sigilli testimoniano la necessità di confermare la proprietà di un determinato documento e di attestarne in genere la qualità giuridica e accompagnarne la vicenda umana. Per questo motivo il Museo spezzino raccoglie ed ordina sigilli di epoca e provenienza diversissime, da quelli dell'antico Egitto a matrici prodotte in Cina, Tibet e Nepal; da quelli prodotti in Occidente nel corso del Medioevo fino alle linee sinuose e sensuali dei sigilli liberty. Museo del Sigillo: è possibile raggiungere la quota di partenza dell'ascensore tramite una rampa metallica; tutti i piani sono visitabili. Sfornito di bagni accessibili ai disabili (possono essere usati quelli situati all'interno dell'adiacente Museo Lia).

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