COLOMBAIO
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Versione delle 21:20, 14 set 2011
Una città ed i suoi luoghi cambiano nel tempo moltissimo. Cambiano destinazione d'uso certi palazzi e mutano forma piazze,strutture,strade. Nuove realizzazioni cambiano o eliminano quelle vecchie. Sulle cose e sulle generazioni si estende spesso un generale oblio che annulla perfino il ricordo dell'origine di un luogo. Nella zona periferica di Spezia,verso ovest,prossimo ai Buggi e separato dalla vecchie mura ottocentesche da Pegazzano, c'è oggi il Parco del Colombaio.
Il parco sorge alle spalle dello stadio Alberto Picco e non manca chi,quando gioca lo Spezia,si accontenta di sbirciare un piccolo settore del campo, visibile da un poggetto che si apre in linea d'aria sul cerchio di centrocampo e su qualche metro quadrato d'erba (da quest'anno sintetica, a proposito di mutazioni). Il Colombaio oggi è un notevole polmone verde per il ponente cittadino grazie ai suoi alberi, esemplari d'alto fusto. Lì, in base alla Legge della Repubblica che impone ai Comuni di impiantare un albero per ogni nuovo nato, sono state aggiunte altre piante sulla base di questa norma. C'è un noto ristorante che ha la rara caratteristica di uno spazio tutto dedicato all'infanzia nonché un'area attrezzata per cani,liberi di correre e saltare lontani dal traffico. Da qualche anno è attraversato dalla nuova pista ciclabile che collega i quartieri di Rebocco e di Fabiano,costruita sull'antica ferrovia militare che raggiungeva l'Arsenale dalla stazione cittadina.
Come si può osservare, sono già parecchi i cambiamenti che abbiamo elencato: e,sempre in un tempo perduto,esisteva anche una costruzione che era un vero allevamento di piccioni viaggiatori del Regio Esercito...quando i piccioni viaggiatori rappresentavano un importante strumento di comunicazione, soppiantato dal telegrafo solo molto avanti nel corso del XX secolo.
Quella struttura è oggi, completamente restaurata e rifatta, la (nuova) sede dell'attuale ristorante e non c'è più traccia alcuna dell'attività di allevamento. Avvicinandoci a questa costruzione si osservano le mura ottocentesche e le antiche caponiere, ovvero delle particolari sporgenze nel decorso delle murate stesse che avevano lo scopo di ospitare corpo di guardia e magazzini di materiale militare.
Verso la zona dedicata ai cani, opposta in direzione all'antico allevamento (attuale ristorante) si nota un faro: il mare è infatti in linea d'aria molto vicino, e solo un breve tratto di Via dei pioppi e la larghezza di viale Fieschi separano questo luogo particolare e gentile dall'acqua salata dei bacini arsenalizi.
La foto ritrae il Colombaio come era alla fine degli Anni Settanta del XX secolo: conclusa l'attività dell'allevamento militare,la struttura ospitava alcune famiglie.
Oggi è certamente una delle zone cittadine di prestigio e ha anche campi di tennis, calcetto ed un parco giochi aperto a tutti, proprio all'inizio della strada che conduce all'ex allevamento e che scatta da via dei pioppi...