IL RITROVAMENTO DELLA MADONNA DI MARALUNGA
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Quei fortunati pescatori portarono a [[:Categoria:LERICI|Lerici]] la tavola, chiamando gente a vederla. | Quei fortunati pescatori portarono a [[:Categoria:LERICI|Lerici]] la tavola, chiamando gente a vederla. |
Versione delle 11:05, 26 nov 2011
E' tradizione. Nell'anno 1406 tre vecchi lupi di mare: Ambrogio Giacopello, Francesco Colotto e Pietro Muzio, pescando lungo la scogliera di Maralunga, scorsero presso una grotta, detta tutt'oggi Tana del Brigantino, galleggiare una tavola. Avvicinatola e tratta a bordo, videro, con loro grande meraviglia, in essa dipinta duplice immagine rappresentante la Vergine con Gesù bambino stretto all'immacolato suo seno (Il dittico rappresenta la Madonna nella duplice invocazione di Rosa Mistica – Regina Angelorum). Quei fortunati pescatori portarono a Lerici la tavola, chiamando gente a vederla. La popolazione, piena di giubilo, volle erigere, alla Madre dei Santi, altare sulla scogliera di Maralunga collocandovi la tavola miracolosa ( Dall'avv. maestro Gordiano Simeoni reatino fu musicata canzone popolare che si canta in Lerici nella novena dell'Annunziata. La canzone ricorda l'Invenzione della Madonna. In Maralunga il 25 marzo solennità dell'Annunziata si teneva una fiera che tutt'oggi è mantenuta in Lerici.