AULLA

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La città di Aulla si estende lungo una zona pianeggiante, dal fondovalle percorso dal fiume Magra, nel punto in cui confluisce il torrente Aulella, mentre la parte settentrionale è delimitata dal torrente Taverone. Sorge in una posizione strategica tra i passi della Cisa, del Cerreto, Lagastrello e sulla strada per Casola e la Garfagnana.La città racchiude uno dei capitoli più importanti della vita religiosa e civile lunigianese prima dell'anno Mille.Aulla in quegli anni era già un piccolo borgo a difesa dei ponti e delle strade che portavano nella Aulla, in Liguria, verso la Cisa: erano quelli gli anni della grande fortuna della via francigena come strada commerciale e di pellegrinaggio.A causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, il borgo antico è andato quasi completamente distrutto. Il borgo di Aulla nasce verso l'884, quando venne fondata l'Abbazia di San Caprasio. Verso la fine del XIII secolo il territorio passa sotto la giurisdizione del Vescovo di Luni, per essere poi conteso da pisani, lucchesi, genovesi e dai Malaspina. Caratteristica del paese è la Fortezza della Brunella, costruzione militare cinquecentesca a struttura quadrangolare, Posta in posizione strategica a dominio della vallata. La Fortezza fu eretta probabilmente per volere di Giovanni delle Bande Nere intorno alla prima metà del secolo XVI. Oggi è sede del Museo di storia naturale della Lunigiana. Importante anche il Palazzo del Centurione rinnovato dai Malaspina nel XIII secolo, che custodisce resti della porta di accesso alla città. Le bombe che hanno fatto di Aulla una città martire nell’ultima guerra, Medaglia d’Oro al Merito Civile, non hanno cancellato i segni di quell’importante Castello che Adalberto I di Toscana volle costruire nella seconda metà del secolo IX. Per chi ama la natura, gli itinerari naturalistici consentono piacevoli passeggiate su antichi sentiieri tra boschi e meravigliosi punti panoramici sul mare.Fra i piatti tipici spiccano le focaccette, preparate con farina di grano mescolata a farina di granturco, cotte tra “testelli” di terracotta surriscaldati al fuoco e servite con salumi e formaggi.Ricordiamo, inoltre, gli antichissimi panigacci preparati con una pastella molto liquida di acqua e sale e anch'essi cotti in “testi” di terracotta e serviti con salumi e formaggi o conditi con pesto o ragù.

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