LA SPEZIA E LA GUERRA DI LIBERAZIONE

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Versione delle 06:26, 14 ott 2011, autore: Paguro Bernardo (Discussione | contributi)
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I PRIMI MESI DOPO L'8 SETTEMBRE 1943

La città di La Spezia nella guerra di liberazione 1943-1945 ha dato un importante contributo alla patria. Basti pensare che la vicinanza alla linea Gotica, la presenza dell’Arsenale Militare e le numerose industrie belliche hanno fatto si che la città subisse numerosi bombardamenti; infatti dopo Rimini, La Spezia è considerata la seconda città italiana che in proporzione alla sua grandezza ha subito più distruzione nella seconda guerra mondiale.Per parlare di resistenza anche nella nostra provincia, bisogna sicuramente raccontare quello che è successo l’8 settembre 1943. Con il comunicato del Maresciallo Badoglio che annunciava l’armistizio con gli anglo-americani e quindi la fine dell’ostilità, iniziano in Italia dei giorni di grande confusione tra tutti gli italiani. Anche nella nostra zona subito dopo aver sentito il messaggio via radio ci fu gioia e tripudio, ma ci fu pure a mente più serena, un senso confuso, il presentimento di avvenimenti poco lieti. Molti marinai imbarcati nelle navi ormeggiate nel arsenale, tentarono il ritorno alle città e paesi d’origine, altri invece tolte le divise di militari trovavano ospitalità tra le famiglie contadine in cambio delle loro braccia per lavorare. Molte notizie che giungevano come sbarchi alleati a nord di Roma erano false o poco chiare. Nei giorni successivi seguì l’occupazione tedesca che appariva parecchio strana da parte della popolazione che credeva che potesse essere solo una breve parentesi prima dell’arrivo degli angloamericani. I lunghi anni del fascismo che avevano lasciato uno spazio limitato all’opposizione clandestina, non fecero altro che far aumentare il risentimento di molti. I primi movimenti di resistenza, composti quindi da ufficiali, soldati, studenti, operai, contadini, furono inizialmente rivolti a comprare e raccogliere le prime armi. Così fece anche la Brigata “Cento Croci” che iniziò con una decina di moschetti, due pistole e quattro bombe a mano. Raccolte le prime armi iniziano anche le prime azioni per disarmare i presidi tedeschi e le caserme della Guardia Nazionale della Repubblica di Salò situate lungo le rotabili della Cisa, del Bracco, delle Cento Croci. Queste azioni fruttavano nuove armi e a volte nuovi uomini. Tra le prime formazioni, si costituisce nello Zerasco la Brigata d’assalto “Lunigiana”. Già agli inizi del 1944 ci sono molte persone nelle file partigiane, e si verificano anche i primi caduti.

L’ATTIVITA’ OPERATIVA DAL LUGLIO 1944 A FINE MARZO 1945

Nel Luglio del 1944 l’ormai costituito C.L.N.P. Comitato di Liberazione Nazionale dalla provincia spezzina affida al colonnello Mario Fontana il compito di organizzare e coordinare i partigiani della IV zona operativa. Veniva così costituita la 1° Divisione “Liguria”. La IV zona comprendeva tutta la provincia della Spezia più qualche comune di Massa, praticamente tra il mare, il fiume Magra e il monte Gottero.

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