ANTONIO DISCOVOLO
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ANTONIO DISCOVOLO
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Luogo di nascita: | Bologna |
Date: | 25 dicembre 1874 – 10 luglio 1956 |
Periodo di attività: | 20° secolo |
Opere: |
Le opere di Discovolo si trovano, oltre che in collezioni private italiane e straniere, nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Firenze, Torino, Venezia, Milano e Genova. Tra quelle rimaste nel comune di Bonassola, due sono state donate dalla famiglia: La Croce, situata nella chiesa di Santa Caterina e Primavera, esposta nel palazzo comunale del borgo. |
Riconoscimenti: | |
Collaborazioni: | |
Altro: | attività espositiva: più volte presso la Galleria Lino Pesaro a Milano; la Biennale di Venezia nelle edizioni dal 1924 al 1930; la Biennale romana nel 1925; la Quadriennale di Torino del 1927, Palazzo Rosso di Genova nel 1932, la Quadriennale di Roma del 1935. |
Links: |
Il suo nome è indissolubilmente legato alla Liguria, alle Cinque Terre ma soprattutto a Bonassola dove si stabilì nel 1910. E' una delle stranezze della vita che Antonio Discovolo, considerato universalmente uno dei più grandi interpreti del paesaggio ligure, non fosse affatto ligure di nascita ma d'adozione. Nato infatti a Bologna nel 1874, alla terra ligure approdo dopo molte vicissitudini: la morte del padre, quando Discovolo era ancora bambino, il secondo matrimonio della madre ed il conseguente trasferimento a Pisa, gli studi a Firenze, all' Accademia di Belle Arti, allievo del Fattori, e ancora a Lucca alla Scuola di Belle Arti, ed infine a Roma, nel 1899, dove l'anno seguente aprì uno studio in via Margutta e dove entrò a far parte del gruppo "ln arte Libertas". Ed a Roma, nel 1903, conobbe Enrico Lionne, esponente del divisionismo "romano" che lo convertì, per un certo periodo, a questo movimento. Fu nel 1902, accompagnando il pittore Lori, che arrivò in Liguria, nel Golfo della Spezia, a Tellaro dove soggiornò dal giugno all'ottobre; rimase talmente attascinato dai luoghi che decise di trasferirvisi e nel 1905 si stabiliva a Manarola, dove incontrò Caterina Baudone, in seguito divenuta sua moglie. Nel periodo di Manarola, conobbe anche Ettore Cozzani, che andò a trovarlo, dopo aver visto una sua mostra, nel 1906 facendosi accompagnare dall'architetto Franco Oliva: fu un incontro gravido di conseguenze culturali, di cui Cozzani scrisse: "Me ne stavo nella scabra Manarola, ritto su uno scoglio in un angolo deserto della scogliera, ascoltando un caro pittore che ritto anch 'esso al mio fianco faceva quasi palpare con gli occhi la superficie delle acque". .. Quando infatti, anni dopo, sulla scia della rivista secessionista viennese "Ver Sacrum" di Gustav Klimt e Kolo Moser, Cozzani fondava nel 1911 alla Spezia la rivista "L'Eroica", Discovolo, gia abbandonato il divisionismo, entrava a far parte del cenacolo di artisti che gravitavano attorno alla ormai storica pubblicazione, partecipando, nel 1912, alla l° Mostra della Xilografia a Levanto ed alla grande Mostra della Secessione, a Roma.
Nel 1910, intanto, si era trasterito a Bonassola, dove trascorse, tranne qualche breve distacco, tutta la vita e dove tuttora abita il figlio Mauro, pittore e scrittore nonchè studioso di storia locale. Àntonio Discovolo nelle sue opere smaglianti di colore e di luce, seppe cogliere con grande capacità di penetrazione sia la psicologia dei personaggi, nei ritratti e nelle scene d'ambiente, sia lo "spirito del luogo" ovvero la caratteristica più genuina e profonda del paesaggio. Nelle sue rappresentazioni della costa ligure, di cui lo "avevano incantato le prospettive audaci, la schiettezza delle rupi a picco sulle acque", come ebbe a dire Cozzani, appare dunque concretizzata la sua straordinaria capacità di fissare dal vivo dipingeva sempre "en plein air" l'immagine reale eternandola nel contempo in una dimensione mitica. Tra i suoi ritratti, tutti dedicati a familiari e ad amici, è da ricordare un pastello raffigurante il colonnello Angelo Serra, della famiglia di navigatori bonassolesi di cui fecero parte Luigi Serra, ammiraglio della flotta sarda e Francesco Serra, suo nipote, ammiraglio della marina nazionale in periodo risorgimentale. Antonio Discovolo mori nella sua bella casa di Manarola il 10 luglio 1956. Riposa nel cimitero del paese.