ASILO MARIA AUSILIATRICE

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Si trovava in via Persio ed era gestito dalle suore salesiane.Era una scuola veramente all'avanguardia per l'epoca  in  cui io  lo frequentavo.(Erano gli anni 49 e 50).IL giardino sul lato di via Persio,circondato da alte mura,era pieno di piante ,alcune rampicanti.Il lastricato era formato da ghiaia sottile, di facile risistemazione.Nel grande cortile interno  c'era una grande giostra che si faceva girare a mano ed altri giochi
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Si trovava in via Malaspina,1 ed era gestito dalle suore salesiane.Era una scuola veramente all'avanguardia per l'epoca  in  cui io  lo frequentavo.(Erano gli anni 49 e 50).IL giardino sul lato di via Persio,circondato da alte mura,era pieno di piante ,alcune rampicanti.Il lastricato era formato da ghiaia sottile, di facile risistemazione.Nel grande cortile interno  c'era una grande giostra che si spingeva a mano ed altri giochi
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che facevano divertire noi bambini senza metterci in pericolo di farci male.C' era pure un orto recintato, dove viveva una secolare tartaruga:l'accesso all'orto era consentito a due bambini alla volta (quelli che erano stati particolarmente bravi)incaricati a vuotare il cestino degli avanzi del pranzo.
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che facevano divertire noi bambini senza metterci in pericolo.Poco lontano dalla giostra, sul lato destro, circondato da una recinzione c'era un orto pieno di piante che producevano verdure in grande quantità che venivano utilizzate per cucinare i pasti sia per noi bambini, sia per le suore. Tra quelle piante viveva una secolare tartaruga che noi potevano  osservare da vicino, solo quando andavamo a vuotare il cestino dei resti del pranzo( incarico molto ambito dai bambini che dovevano però meritarselo con un buon comportamento).La tartaruga si cibava di questi resti e per questo ci aspettava vicino al cancelletto.La classe , piena di piccoli banchi verdolini, era ampia e illuminata da grandi  vetrate;le pareti erano dipinte con  bellissime e rassicuranti immagini ed una grande stufa  a legna , troneggiava sul lato  sinistro, procurando nei mesi invernali, un bel teporino.Attraverso una scala,chiusa però da una porta, si accedeva ai piani superiori,dove c'era la scuola dei" grandi".A noi piccoli era proibito  superarla,ma assieme ad una suora, a turno,potevamo salire al piano superiore per gettare la carta straccia che avevamo usato in classe durante la lezione, in una stanza adibita per la raccolta.Ricordo ancora la chiesetta dove spesso le suore ci portavano a pregare,i canti festosi e la grande felicità che ci sapevano infondere nel cuore!La suora che resterà sempre nel mio cuore è suor Renata, la "mia" super suora!  Dolce ma ferma, sapeva educare in maniera giusta e ogni bambino l'adorava. Nel cortile interno c'era una piccola salita arricchita da tre grossi platani equidistanti che  immetteva  nel viale Italia attraverso un cancello verde sempre chiuso.Li ho trscorso  parte delle ore più serene della mia vita! Ora tutto è cambiato! Quando ci sono ritornata, moltissimi anni dopo,per seguire un corso di latino con il mitico quanto "severissimo" Don Devoto, ho faticato molto a riconoscere la mia scuolina.L'incanto di quel luogo magico non c'era più,sacrificato per fare posto ad un edificio grande pieno di finestre e con un funzionale parcheggio al posto del cortile interno e dell'orticello!

Versione attuale delle 13:52, 18 mar 2013

Si trovava in via Malaspina,1 ed era gestito dalle suore salesiane.Era una scuola veramente all'avanguardia per l'epoca in cui io lo frequentavo.(Erano gli anni 49 e 50).IL giardino sul lato di via Persio,circondato da alte mura,era pieno di piante ,alcune rampicanti.Il lastricato era formato da ghiaia sottile, di facile risistemazione.Nel grande cortile interno c'era una grande giostra che si spingeva a mano ed altri giochi che facevano divertire noi bambini senza metterci in pericolo.Poco lontano dalla giostra, sul lato destro, circondato da una recinzione c'era un orto pieno di piante che producevano verdure in grande quantità che venivano utilizzate per cucinare i pasti sia per noi bambini, sia per le suore. Tra quelle piante viveva una secolare tartaruga che noi potevano osservare da vicino, solo quando andavamo a vuotare il cestino dei resti del pranzo( incarico molto ambito dai bambini che dovevano però meritarselo con un buon comportamento).La tartaruga si cibava di questi resti e per questo ci aspettava vicino al cancelletto.La classe , piena di piccoli banchi verdolini, era ampia e illuminata da grandi vetrate;le pareti erano dipinte con bellissime e rassicuranti immagini ed una grande stufa a legna , troneggiava sul lato sinistro, procurando nei mesi invernali, un bel teporino.Attraverso una scala,chiusa però da una porta, si accedeva ai piani superiori,dove c'era la scuola dei" grandi".A noi piccoli era proibito superarla,ma assieme ad una suora, a turno,potevamo salire al piano superiore per gettare la carta straccia che avevamo usato in classe durante la lezione, in una stanza adibita per la raccolta.Ricordo ancora la chiesetta dove spesso le suore ci portavano a pregare,i canti festosi e la grande felicità che ci sapevano infondere nel cuore!La suora che resterà sempre nel mio cuore è suor Renata, la "mia" super suora! Dolce ma ferma, sapeva educare in maniera giusta e ogni bambino l'adorava. Nel cortile interno c'era una piccola salita arricchita da tre grossi platani equidistanti che immetteva nel viale Italia attraverso un cancello verde sempre chiuso.Li ho trscorso parte delle ore più serene della mia vita! Ora tutto è cambiato! Quando ci sono ritornata, moltissimi anni dopo,per seguire un corso di latino con il mitico quanto "severissimo" Don Devoto, ho faticato molto a riconoscere la mia scuolina.L'incanto di quel luogo magico non c'era più,sacrificato per fare posto ad un edificio grande pieno di finestre e con un funzionale parcheggio al posto del cortile interno e dell'orticello!

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