BATTERIA CASCINO

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STORIA

La batteria Cascino, fu una delle due strutture spezzine dotate dei poderosi obici da 305 mm., l'altra era quella del forte Cavour alla Palmaria. Tali pezzi di artiglieria erano anche quelli di maggior calibro presenti durante la Seconda Guerra Mondiale, visto che in tale epoca i pezzi più grandi, quelli da 400 mm. del forte Umberto I, non erano più in funzione. La batteria Cascino, aveva il compito di colpire le navi nemiche che si fossero avvicinate al Golfo spezzino; la portata dei pezzi era di oltre 17.000 metri. Tali obici potevano sparare un colpo ogni 5 minuti, in considerazione del tempo necessario per caricare i proietti, che pesavano 442 kg. l'uno. Come si può vedere dalla due foto originali dell'epoca, i proietti venivano trasportati tramite piccoli carrelli, e caricati sui pezzi con appositi montacarichi. I proietti, le cariche e gli esplosivi venivano tenuti in apposite riservette scavate nella roccia, e leggermente distanti dalla zona pezzi. La batteria fu servita da personale della Milmart prima, e poi da marinai della R.S.I., come si può notare dalle due foto. Dai dati in nostro possesso questa batteria, non entrò mai in azione contro navi nemiche, perchè mai si avvicinaro alla Spezia, ma verso la fine della guerra, aprile 1945, spararono contro gruppi di partigiani presenti nei boschi vicini. Durante il mese di aprile del 1945, a causa di un vile sabotaggio, un obice saltò in aria causando la morte di dodici marinai italiani. Parlando della batteria Cascino, è importante accennare alla presenza, all'inizio della strada che conduce a Campiglia, della polveriera dell'Acquasanta, edificio costruito nella seconda metà dell'800, in una zona protetta, essendo collocato in una stretta valle, ma vicina all'Arsenale militare.

POSIZIONE E STATO ATTUALE

La batteria Cascino è collocata in località Costarossa, vicino allo splendido paese di Campiglia, a circa 320 metri s.l.m.; tale località prende il nome dal colore delle roccie ivi presenti, diaspri di colore rosso granata. La particolarità della struttura è quella di essere posizionata non in cima ad un promontorio o in vetta ad un monte, ma nascosta a mezza costa; la struttura è infatti invisibile dal mare, e i proietti scavalcavano l'ultima parte del monte e poi arrivavano in mare aperto, ciò era possibile grazie al tiro curvo degli obici. Verso il mare era collocata solamente la centrale di tiro, foto sotto, la quale forniva i dati per il puntamento degli obici. La zona pezzi è completamente protetta da una struttura in cemento armato, di notevole spessore, alla quale si accede tramite una piccola apertura. Imponenti sono le quattro piazzole degli obici, separate le une dalle altre da traverse, sempre in cemento armato, e percorribili tramite varchi. Nella zona a ridosso del monte vi sono i locali interni, ancora dipinti di bianco, nei quali venivano tenuti i proietti pronti all'uso e tutti i materiali necessari alla batteria. I locali del personale ed il corpo di guardia sono invece collocati più in basso, lungo la strada che conduce alla Spezia; sempre sulla strada ci sono, come detto, altri locali adibiti a depositi veri e propri, probabilmente di epoca anteriore alla struttura dei pezzi. Attualmente le varie strutture sono adibite a maneggio. Stato attuale: buono.

CARATTERISTICHE

Anno: anni '20 Funzione: antinave Armamento: 4 obici 305/17

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