FEZZANO, LA MARINERIA E L'ORGANO DEL CIURLO

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Il piccolo Borgo di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] anticipa nella sua struttura l'architettura che contraddistingue [[:Categoria:PORTOVENERE|Porto Venere]]: il nucleo del paese si sviluppa attorno alla Chiesa di San Giovanni ed è costituito da antiche case strettamente serrate le une alle altre in mezzo alle quali si snodano “carruggi”, meno frequentati di quelli di [[:Categoria:PORTOVENERE|Porto Venere]], ma senza dubbio altrettanto suggestivi. Anche [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] si affaccia su una protetta insenatura e il mare è l’elemento caratterizzante del paese fin dalle epoche più remote. Negli anni '20 del secolo scorso [[UBALDO MAZZINI|Ubaldo Mazzini]] eseguì un sopralluogo nell'area detta “la Spiaggia” (nella zona dell'attuale porticciolo) in occasione di lavori di scavo eseguiti per la realizzazione di un cantiere navale.In quella circostanza erano stati portati alla luce i resti di un edificio risalente all'epoca romana. La scarsa sensibilità dell’epoca determinò la distruzione di tutti i muri rinvenuti ma il Geometra Guidugli, che dirigeva i lavori provvide a tracciare un sommario schizzo dell'antico edificio. Sappiamo pertanto dal [[UBALDO MAZZINI|Mazzini]] che si trattava di spessi muri edificati parallelamente alla linea di costa in “opus incertum” che lo studioso ipotizzò appartenere a magazzini annonari navali costruiti dai Romani presso la spiaggia di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] (Funclus Alfidianus) per il rifornimento delle flotte militari che avevano la loro base nel “Golfo della Luna", utilizzato in epoca Repubblicana come base operativa per le guerre contro i Liguri e per quelle di Spagna.  Altre testimonianze storiche sull'antica marineria di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] ci giungono da un importante fondo conservato presso Archivio Datini di Prato: si tratta di migliaia di lettere commerciali del XIV secolo dalle quali si può ricavare una descrizione della flotta navale di [[:Categoria:PORTOVENERE|Porto Venere]] nel 1398, composta da Galee, Galeotte, Brigantini, Liuti e Saettie utilizzate per consegnare ai mercanti fiorentini, facendo scalo a Pisa il cui porto si stava interrando e non poteva accogliere grossi natanti, le merci depositate nel Golfo Spezzino. ln particolare da questi documenti apprendiamo che due “Galeotte” appartenevano a “Mlichelino di Panicaglia” e a "Giacomino da Panicaglia". Questa puntuale connotazione geografica dei due proprietari porta ad ipotizzare che alla fine del XIV secolo Panigaglia avesse un ruolo importante nei traffici marittimi dell'Alto Tirreno e poichè storicamente non risultano tracce di insediamenti abitativi nella Baia, appare quasi certo che Giacomino e Michelino ingaggiassero i loro marinai nei vicini borghi di “Ria” e di “[[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]]”. Successivi avvenimenti storici ci confermano come lo sviluppo di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] nel corso dei secoli sia strettamente collegato alla navigazione ed alla marineria. Paolo Emilio Faggioni, cui si devono sicuramente gli studi più approfonditi e “appassionati” circa la nostra storia locale, attribuisce la costruzione dell'Oratorio di San Giovanni Battista al benessere che caratterizzava la comunità di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] nei primi decenni del Settecento e che derivava dalle attività commerciali legate ai traffici marittimi, quando molti padroni di velieri commerciavano grano e vettovaglie trasportandolo dagli scali della Maremma a quelli della Liguria e della Provenza. I lavori di costruzione della Chiesa furono iniziati nel 1729 e dieci anni dopo a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] fu costituita la Parrocchia. Grande doveva essere il desiderio dei parrocchiani di abbellire il luogo di culto, infatti nel settembre del 1793, per  interessamento di un abate degli Olivetani del Convento delle Grazie, i massari della Chiesa del [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] acquistarono a Genova, al costo di Lire 1.800, un organo di venti registri opera di Luigi Ciurlo. Le cronache dell’epoca ci tramandano che il trasporto dell’organo avvenne via mare per mezzo di una tartana ed un navicello: a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] è sempre il mare che connota gli avvenimenti più importanti per la comunità! Nell'aprile del 1794 il Ciurlo poté incominciare ad assemblare i vari pezzi ed in occasione della S. Pasqua la Santa Messa solenne fu accompagnata dal suono dell’Organo arrivato dal mare. Lo strumento, attualmente oggetto di un importante intervento di restauro, è collocato in cantoria sopra il tamburo di ingresso. All’attenzione si impone soprattutto il prospetto con l'andamento curvilineo delle canne di facciata, elemento inconfondibile di distinzione della scuola organaria ligure del XVlll secolo il cui modello è costituito dal grande organo costruito dal gesuita fiammingo Willen Hermans fra il 1656-60 per la basilica di NS. Assunta di Carignano a Genova: Luigi Ciurlo è considerato, a ragione, una delle firme più prestigiose di questa scuola. Correvano appunto gli anni che videro arrivare a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] i navigli con le canne d'organo quando l'lstituto Nazionale della Repubblica Ligure inviò a tutti i Parroci ed ai Presidenti delle Municipalità un questionario volto ad approfondire la conoscenza della situazione economico-agricola della Liguria.  
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Il piccolo Borgo di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] anticipa nella sua struttura l'architettura che contraddistingue [[:Categoria:PORTOVENERE|Porto Venere]]: il nucleo del paese si sviluppa attorno alla [[CHIESA SAN GIOVANNI FEZZANO|Chiesa di San Giovanni]] ed è costituito da antiche case strettamente serrate le une alle altre in mezzo alle quali si snodano “carruggi”, meno frequentati di quelli di [[:Categoria:PORTOVENERE|Porto Venere]], ma senza dubbio altrettanto suggestivi. Anche [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] si affaccia su una protetta insenatura e il mare è l’elemento caratterizzante del paese fin dalle epoche più remote. Negli anni '20 del secolo scorso [[UBALDO MAZZINI|Ubaldo Mazzini]] eseguì un sopralluogo nell'area detta “la Spiaggia” (nella zona dell'attuale porticciolo) in occasione di lavori di scavo eseguiti per la realizzazione di un cantiere navale.In quella circostanza erano stati portati alla luce i resti di un edificio risalente all'epoca romana. La scarsa sensibilità dell’epoca determinò la distruzione di tutti i muri rinvenuti ma il Geometra Guidugli, che dirigeva i lavori provvide a tracciare un sommario schizzo dell'antico edificio. Sappiamo pertanto dal [[UBALDO MAZZINI|Mazzini]] che si trattava di spessi muri edificati parallelamente alla linea di costa in “opus incertum” che lo studioso ipotizzò appartenere a magazzini annonari navali costruiti dai Romani presso la spiaggia di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] (Funclus Alfidianus) per il rifornimento delle flotte militari che avevano la loro base nel “Golfo della Luna", utilizzato in epoca Repubblicana come base operativa per le guerre contro i Liguri e per quelle di Spagna.  Altre testimonianze storiche sull'antica marineria di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] ci giungono da un importante fondo conservato presso Archivio Datini di Prato: si tratta di migliaia di lettere commerciali del XIV secolo dalle quali si può ricavare una descrizione della flotta navale di [[:Categoria:PORTOVENERE|Porto Venere]] nel 1398, composta da Galee, Galeotte, Brigantini, Liuti e Saettie utilizzate per consegnare ai mercanti fiorentini, facendo scalo a Pisa il cui porto si stava interrando e non poteva accogliere grossi natanti, le merci depositate nel Golfo Spezzino. ln particolare da questi documenti apprendiamo che due “Galeotte” appartenevano a “Mlichelino di Panicaglia” e a "Giacomino da Panicaglia". Questa puntuale connotazione geografica dei due proprietari porta ad ipotizzare che alla fine del XIV secolo Panigaglia avesse un ruolo importante nei traffici marittimi dell'Alto Tirreno e poichè storicamente non risultano tracce di insediamenti abitativi nella Baia, appare quasi certo che Giacomino e Michelino ingaggiassero i loro marinai nei vicini borghi di “Ria” e di “[[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]]”. Successivi avvenimenti storici ci confermano come lo sviluppo di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] nel corso dei secoli sia strettamente collegato alla navigazione ed alla marineria. Paolo Emilio Faggioni, cui si devono sicuramente gli studi più approfonditi e “appassionati” circa la nostra storia locale, attribuisce la costruzione dell'Oratorio di San Giovanni Battista al benessere che caratterizzava la comunità di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] nei primi decenni del Settecento e che derivava dalle attività commerciali legate ai traffici marittimi, quando molti padroni di velieri commerciavano grano e vettovaglie trasportandolo dagli scali della Maremma a quelli della Liguria e della Provenza. I lavori di costruzione della Chiesa furono iniziati nel 1729 e dieci anni dopo a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] fu costituita la Parrocchia. Grande doveva essere il desiderio dei parrocchiani di abbellire il luogo di culto, infatti nel settembre del 1793, per  interessamento di un abate degli Olivetani del Convento delle Grazie, i massari della Chiesa del [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] acquistarono a Genova, al costo di Lire 1.800, un organo di venti registri opera di Luigi Ciurlo. Le cronache dell’epoca ci tramandano che il trasporto dell’organo avvenne via mare per mezzo di una tartana ed un navicello: a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] è sempre il mare che connota gli avvenimenti più importanti per la comunità! Nell'aprile del 1794 il Ciurlo poté incominciare ad assemblare i vari pezzi ed in occasione della S. Pasqua la Santa Messa solenne fu accompagnata dal suono dell’Organo arrivato dal mare. Lo strumento, attualmente oggetto di un importante intervento di restauro, è collocato in cantoria sopra il tamburo di ingresso. All’attenzione si impone soprattutto il prospetto con l'andamento curvilineo delle canne di facciata, elemento inconfondibile di distinzione della scuola organaria ligure del XVlll secolo il cui modello è costituito dal grande organo costruito dal gesuita fiammingo Willen Hermans fra il 1656-60 per la basilica di NS. Assunta di Carignano a Genova: Luigi Ciurlo è considerato, a ragione, una delle firme più prestigiose di questa scuola. Correvano appunto gli anni che videro arrivare a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] i navigli con le canne d'organo quando l'lstituto Nazionale della Repubblica Ligure inviò a tutti i Parroci ed ai Presidenti delle Municipalità un questionario volto ad approfondire la conoscenza della situazione economico-agricola della Liguria.  
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È sempre Paolo Emilio Faggioni a darcene notizia pubblicando una relazione, risalente al 1799, dell’allora parroco di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] Don Nicola Merani che fornisce interessanti notizie circa la situazione economica e le condizioni di vita della popolazione.In particolare per quanto riguarda le attività le lavorative degli abitanti di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]], stimati al punto 3 del questionario “in 900 circa persone abitanti”, balza agli occhi con evidenza il dato citato al punto 31: “terrà impiegate la navigazione del [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] n. 200, circa persone" quindi tenendo conto delle donne, dei bambini e degli anziani, a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] tra Settecento ed Ottocento quasi tutti facevano i naviganti. Sono passati due secoli, lo sviluppo economico ha portato a diversificare l'assetto occupazionale, ma [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] non ha scisso il suo stretto legame con il mare, lo testimoniano quanti hanno intrapreso anche nel secolo appena trascorso il difficile mestiere di palombaro, i tanti naviganti e pescatori, lo testimoniano oggi i muscolai, la maggior parte originari di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]], che all'alba e con qualsiasi condizione meteorologica raggiungono “le vigne del mare" dove, tramandandosi i segreti di padre in figlio, allevano i muscoli più pregiati d’Italia che dal Golfo e dalla Palmaria raggiungono tutti i mercati ed i migliori ristoranti nel raggio di centinaia di chilometri. Lo testimoniano, seppure in ambito sportivo, i vogatori che nelle sfide remiere, sul loro velocissimo scafo verde, ogni estate tagliano il traguardo per primi sempre più spesso, Questi giovani sacrificano nei duri allenamenti, che si protraggono per tutto l'anno, il loro tempo libero inseguendo il sogno di portare a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] il [[PALIO DEL GOLFO|"Palio del Golfo”]]: ci sono già riusciti molte volte e con la loro tenace grinta ci proveranno e ci riusciranno anche nelle prossime sfide. Ma la Borgata del [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] tiene viva la tradizione marinara anche con la scuola di “vela latina" creata da Marco Lardini: sono già quattro i gozzi “strappati” all'oblio riportati a solcare le onde a vele spiegate con promettenti equipaggi costituiti da ragazzi del paese.
È sempre Paolo Emilio Faggioni a darcene notizia pubblicando una relazione, risalente al 1799, dell’allora parroco di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] Don Nicola Merani che fornisce interessanti notizie circa la situazione economica e le condizioni di vita della popolazione.In particolare per quanto riguarda le attività le lavorative degli abitanti di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]], stimati al punto 3 del questionario “in 900 circa persone abitanti”, balza agli occhi con evidenza il dato citato al punto 31: “terrà impiegate la navigazione del [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] n. 200, circa persone" quindi tenendo conto delle donne, dei bambini e degli anziani, a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] tra Settecento ed Ottocento quasi tutti facevano i naviganti. Sono passati due secoli, lo sviluppo economico ha portato a diversificare l'assetto occupazionale, ma [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] non ha scisso il suo stretto legame con il mare, lo testimoniano quanti hanno intrapreso anche nel secolo appena trascorso il difficile mestiere di palombaro, i tanti naviganti e pescatori, lo testimoniano oggi i muscolai, la maggior parte originari di [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]], che all'alba e con qualsiasi condizione meteorologica raggiungono “le vigne del mare" dove, tramandandosi i segreti di padre in figlio, allevano i muscoli più pregiati d’Italia che dal Golfo e dalla Palmaria raggiungono tutti i mercati ed i migliori ristoranti nel raggio di centinaia di chilometri. Lo testimoniano, seppure in ambito sportivo, i vogatori che nelle sfide remiere, sul loro velocissimo scafo verde, ogni estate tagliano il traguardo per primi sempre più spesso, Questi giovani sacrificano nei duri allenamenti, che si protraggono per tutto l'anno, il loro tempo libero inseguendo il sogno di portare a [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] il [[PALIO DEL GOLFO|"Palio del Golfo”]]: ci sono già riusciti molte volte e con la loro tenace grinta ci proveranno e ci riusciranno anche nelle prossime sfide. Ma la Borgata del [[:Categoria:FEZZANO|Fezzano]] tiene viva la tradizione marinara anche con la scuola di “vela latina" creata da Marco Lardini: sono già quattro i gozzi “strappati” all'oblio riportati a solcare le onde a vele spiegate con promettenti equipaggi costituiti da ragazzi del paese.

Versione delle 15:49, 26 ago 2011

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Il piccolo Borgo di Fezzano anticipa nella sua struttura l'architettura che contraddistingue Porto Venere: il nucleo del paese si sviluppa attorno alla Chiesa di San Giovanni ed è costituito da antiche case strettamente serrate le une alle altre in mezzo alle quali si snodano “carruggi”, meno frequentati di quelli di Porto Venere, ma senza dubbio altrettanto suggestivi. Anche Fezzano si affaccia su una protetta insenatura e il mare è l’elemento caratterizzante del paese fin dalle epoche più remote. Negli anni '20 del secolo scorso Ubaldo Mazzini eseguì un sopralluogo nell'area detta “la Spiaggia” (nella zona dell'attuale porticciolo) in occasione di lavori di scavo eseguiti per la realizzazione di un cantiere navale.In quella circostanza erano stati portati alla luce i resti di un edificio risalente all'epoca romana. La scarsa sensibilità dell’epoca determinò la distruzione di tutti i muri rinvenuti ma il Geometra Guidugli, che dirigeva i lavori provvide a tracciare un sommario schizzo dell'antico edificio. Sappiamo pertanto dal Mazzini che si trattava di spessi muri edificati parallelamente alla linea di costa in “opus incertum” che lo studioso ipotizzò appartenere a magazzini annonari navali costruiti dai Romani presso la spiaggia di Fezzano (Funclus Alfidianus) per il rifornimento delle flotte militari che avevano la loro base nel “Golfo della Luna", utilizzato in epoca Repubblicana come base operativa per le guerre contro i Liguri e per quelle di Spagna. Altre testimonianze storiche sull'antica marineria di Fezzano ci giungono da un importante fondo conservato presso Archivio Datini di Prato: si tratta di migliaia di lettere commerciali del XIV secolo dalle quali si può ricavare una descrizione della flotta navale di Porto Venere nel 1398, composta da Galee, Galeotte, Brigantini, Liuti e Saettie utilizzate per consegnare ai mercanti fiorentini, facendo scalo a Pisa il cui porto si stava interrando e non poteva accogliere grossi natanti, le merci depositate nel Golfo Spezzino. ln particolare da questi documenti apprendiamo che due “Galeotte” appartenevano a “Mlichelino di Panicaglia” e a "Giacomino da Panicaglia". Questa puntuale connotazione geografica dei due proprietari porta ad ipotizzare che alla fine del XIV secolo Panigaglia avesse un ruolo importante nei traffici marittimi dell'Alto Tirreno e poichè storicamente non risultano tracce di insediamenti abitativi nella Baia, appare quasi certo che Giacomino e Michelino ingaggiassero i loro marinai nei vicini borghi di “Ria” e di “Fezzano”. Successivi avvenimenti storici ci confermano come lo sviluppo di Fezzano nel corso dei secoli sia strettamente collegato alla navigazione ed alla marineria. Paolo Emilio Faggioni, cui si devono sicuramente gli studi più approfonditi e “appassionati” circa la nostra storia locale, attribuisce la costruzione dell'Oratorio di San Giovanni Battista al benessere che caratterizzava la comunità di Fezzano nei primi decenni del Settecento e che derivava dalle attività commerciali legate ai traffici marittimi, quando molti padroni di velieri commerciavano grano e vettovaglie trasportandolo dagli scali della Maremma a quelli della Liguria e della Provenza. I lavori di costruzione della Chiesa furono iniziati nel 1729 e dieci anni dopo a Fezzano fu costituita la Parrocchia. Grande doveva essere il desiderio dei parrocchiani di abbellire il luogo di culto, infatti nel settembre del 1793, per interessamento di un abate degli Olivetani del Convento delle Grazie, i massari della Chiesa del Fezzano acquistarono a Genova, al costo di Lire 1.800, un organo di venti registri opera di Luigi Ciurlo. Le cronache dell’epoca ci tramandano che il trasporto dell’organo avvenne via mare per mezzo di una tartana ed un navicello: a Fezzano è sempre il mare che connota gli avvenimenti più importanti per la comunità! Nell'aprile del 1794 il Ciurlo poté incominciare ad assemblare i vari pezzi ed in occasione della S. Pasqua la Santa Messa solenne fu accompagnata dal suono dell’Organo arrivato dal mare. Lo strumento, attualmente oggetto di un importante intervento di restauro, è collocato in cantoria sopra il tamburo di ingresso. All’attenzione si impone soprattutto il prospetto con l'andamento curvilineo delle canne di facciata, elemento inconfondibile di distinzione della scuola organaria ligure del XVlll secolo il cui modello è costituito dal grande organo costruito dal gesuita fiammingo Willen Hermans fra il 1656-60 per la basilica di NS. Assunta di Carignano a Genova: Luigi Ciurlo è considerato, a ragione, una delle firme più prestigiose di questa scuola. Correvano appunto gli anni che videro arrivare a Fezzano i navigli con le canne d'organo quando l'lstituto Nazionale della Repubblica Ligure inviò a tutti i Parroci ed ai Presidenti delle Municipalità un questionario volto ad approfondire la conoscenza della situazione economico-agricola della Liguria.

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È sempre Paolo Emilio Faggioni a darcene notizia pubblicando una relazione, risalente al 1799, dell’allora parroco di Fezzano Don Nicola Merani che fornisce interessanti notizie circa la situazione economica e le condizioni di vita della popolazione.In particolare per quanto riguarda le attività le lavorative degli abitanti di Fezzano, stimati al punto 3 del questionario “in 900 circa persone abitanti”, balza agli occhi con evidenza il dato citato al punto 31: “terrà impiegate la navigazione del Fezzano n. 200, circa persone" quindi tenendo conto delle donne, dei bambini e degli anziani, a Fezzano tra Settecento ed Ottocento quasi tutti facevano i naviganti. Sono passati due secoli, lo sviluppo economico ha portato a diversificare l'assetto occupazionale, ma Fezzano non ha scisso il suo stretto legame con il mare, lo testimoniano quanti hanno intrapreso anche nel secolo appena trascorso il difficile mestiere di palombaro, i tanti naviganti e pescatori, lo testimoniano oggi i muscolai, la maggior parte originari di Fezzano, che all'alba e con qualsiasi condizione meteorologica raggiungono “le vigne del mare" dove, tramandandosi i segreti di padre in figlio, allevano i muscoli più pregiati d’Italia che dal Golfo e dalla Palmaria raggiungono tutti i mercati ed i migliori ristoranti nel raggio di centinaia di chilometri. Lo testimoniano, seppure in ambito sportivo, i vogatori che nelle sfide remiere, sul loro velocissimo scafo verde, ogni estate tagliano il traguardo per primi sempre più spesso, Questi giovani sacrificano nei duri allenamenti, che si protraggono per tutto l'anno, il loro tempo libero inseguendo il sogno di portare a Fezzano il "Palio del Golfo”: ci sono già riusciti molte volte e con la loro tenace grinta ci proveranno e ci riusciranno anche nelle prossime sfide. Ma la Borgata del Fezzano tiene viva la tradizione marinara anche con la scuola di “vela latina" creata da Marco Lardini: sono già quattro i gozzi “strappati” all'oblio riportati a solcare le onde a vele spiegate con promettenti equipaggi costituiti da ragazzi del paese.

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