FIERA DI SANT'ANTONIO

Da wikiSpedia.

La Fiera di Sant’ Antonio, un momento “forte” per l’intera città 18 Giugno 2008

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Come ogni anno, quasi con un piccolo, e da tempo tradizionale, pellegrinaggio, gran parte della città, nonostante un tempo molto capriccioso, si è riversata sulla collina di Gaggiola, nei giorni dal 12 al 15 Giugno, per onorare, pregare, implorare e ringraziare Sant’Antonio, uno dei Santi più amati.

Negli occhi della gente che si avvicinava alla statua di Antonio per accendere un lumino, per offrire un fiore o per semplice devozione, si leggevano tanti sentimenti diversi, ma tutti profondissimi: chi pregava chiedendo l’intercessione per una grazia, chi affidava al Santo i propri piccoli, chi lo faceva partecipe, fino alle lacrime, di un proprio dolore, chi affidava al suo cuore i bambini di tutto il mondo, soprattutto quelli più deboli e sfortunati. Ma ciò che accomunava tutti era la certezza di avere in Antonio un amico e un potente intercessore presso il Padre.

Commovente è stato un bambino che ha chiesto dove fosse davvero Sant’ Antonio, già pronto a capire che era impossibile che tanta gente si radunasse lì solo per onorare una statua. Ed così è!!

L’ afflusso al Santuario è stato continuo e intenso per tutti e quattro i giorni, ma la maggiore partecipazione si è avuta il giorno 13, dedicato, dappertutto, alla memoria del Santo di Padova.

Alle celebrazioni liturgiche del mattino hanno fatto seguito, frequentatissime, quelle pomeridiane e quella serale: alle ore 16 la Messa è stata celebrata da Don Carlo, parroco della Chiesa di San Francesco nel cui territorio si trovano anche il Santuario e il Convento di Gaggiola; Festa di San Antonio 2008 alle ore 18, circondato da vari Sacerdoti, ha celebrato l’Eucarestia, qui per la prima volta nel suo mandato, il Vescovo Diocesano, Monsignor Moraglia, in una funzione molto coinvolgente e infine alle ore 21 è ritornato su questo altare, a lui così caro, per celebrare la Santa Messa, Padre Alberto, Provinciale dei Frati Francescani della Liguria.

Ma sempre, in tutto il periodo dedicato allo speciale ricordo di Sant’ Antonio, e solitamente prima e dopo ogni celebrazione, c’è stata la speciale benedizione dei bambini. Infatti, uno dei motivi di devozione verso il Santo è proprio il suo grande Amore per il Bambino Gesù, che viene poi, ovviamente, assimilato ad un particolare sentimento per tutti i piccoli, immagini viventi del Cristo fanciullo.

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Ad Antonio vengono quindi affidati i bambini, che i genitori accompagnano con fede all’ altare perché lui, attraverso le mani del Vescovo, dei sacerdoti e dei Frati li benedica e li protegga.

I fedeli, saliti sulla collina di Gaggiola in questo speciale periodo, hanno trovato, poi, all’esterno della Chiesa, come è ormai tradizione, la Pesca di Beneficenza, i panini e i gigli benedetti, un banco di vendita di oggetti etnici provenienti dalle Missioni ed uno di oggettistica sacra.

E per una accoglienza più larga, tale da consentire una piacevole sosta con amici e familiari nell’area del convento e in quella limitrofa, è stato approntato anche un banco gastronomico con la novità, quest’anno, di potere consumare, sotto l’ ampio tendone predisposto allo scopo, anche un completo pasto, servito al tavolo.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande organizzazione e accoglienza dei Frati, ma anche ad un’ intensa attività da parte di un nutritissimo gruppo di volontari che per quattro giorni hanno dedicato il loro tempo e le loro energie alla buona riuscita dell’ evento. Al termine, però, proprio loro, non hanno portato a casa i segni della stanchezza, reale, ma la gioia di avere “lavorato”, in nome di Sant’Antonio, per i poveri che ogni giorno consumano il pranzo in convento, per i bimbi della Missione Francescana in Burundi e di avere consolidato i rapporti di amicizia con chi ha condiviso questa splendida esperienza.

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