GINO PATRONI

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Gino Patroni è nato a Montemarcello nel 1920 e deceduto in ospedale, a Spezia, nel reparto di chirurgia generale il 7 febbraio del 1992.
Gino Patroni è nato a Montemarcello nel 1920 e deceduto in ospedale, a Spezia, nel reparto di chirurgia generale il 7 febbraio del 1992.
Chi scrive, fra gli altri che verranno, le righe di questo ricordo ha ancora oggi il rammarico di avere appreso per caso della sua presenza in ospedale in quei giorni, e di non aver voluto portare un saluto e un pò di conforto per ''non disturbare'', senza immaginare che non ci sarebbe più stata l'occasione.
Chi scrive, fra gli altri che verranno, le righe di questo ricordo ha ancora oggi il rammarico di avere appreso per caso della sua presenza in ospedale in quei giorni, e di non aver voluto portare un saluto e un pò di conforto per ''non disturbare'', senza immaginare che non ci sarebbe più stata l'occasione.

Versione delle 15:40, 9 ott 2011

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Gino Patroni è nato a Montemarcello nel 1920 e deceduto in ospedale, a Spezia, nel reparto di chirurgia generale il 7 febbraio del 1992. Chi scrive, fra gli altri che verranno, le righe di questo ricordo ha ancora oggi il rammarico di avere appreso per caso della sua presenza in ospedale in quei giorni, e di non aver voluto portare un saluto e un pò di conforto per non disturbare, senza immaginare che non ci sarebbe più stata l'occasione. Dimostrando così di non aver capito nulla della grande frase patroniana: la vita è bella e scarso l'avvenir (titolo di un'opera del 1988). Patroni era un personaggio speciale, e Spezia grazie a lui è stata citata più volte in testi e raccolte anche di altri Autori.

Chi è stato Gino Patroni è presto detto: un Grande Innamorato di Spezia, che diceva (e scriveva) cose come : Adoro Milano, in particolare la sua stazione: lì ci sono i binari da dove partono i treni che mi riportano a Spezia.

E' stato scrittore e collaboratore, come giornalista, de Il Secolo XIX; ha scritto tantissimi aforismi, epigrammi, cose rapide e cose più strutturate; di sè Gino amava dare questa definizione: «Classe di ferro arrugginita alla svelta, mezzo geometra (per studi abbandonati), maestro elementare intero, con sette anni di liceo classico (impiegato in segreteria),già prigioniero in Germania, liberato dai francesi di Ledere e subito rifatto prigioniero per il coup de pòignard fascista del 1940, poi travet statale, giornalista professionista, depresso endogeno e indigeno (siccome vive alla Spezia, base navale e banale), abita di preferenza al reparto neuro ma sovente si ricovera a domicilio».

Tra le numerose leggende mescolate a verità, un attacco subito da Salvatore Quasimodo che vedeva in Ed è subito pera del 1959 una parodia feroce, ma molto concreta, del suo celeberrimo e pluripremiato Ed è subito sera.

Frequantatore fisso del Bar Peola di Via Chiodo, al punto che oggi una targa lo ricorda agli attuali avventori di un locale decisamente differente, ha lasciato traccia in moltissimi calembour, giochi di parole, nonsense e giocava con le parole con una grandissima capacità di genio,trasformando frasi famose in fulminanti (altre) verità, come nella composizione:

INFARTO IN TRATTORIA

Verrà

la morte

e avrà

i tuoi gnocchi

Per il mitico ODB, Oreste del Buono, Gino e' stato uno degli uomini più reattivi del mondo... L'esercizio della freddura, della battuta, dell'aforisma, dell'epigramma non è praticabile senza la prontezza di riflessi che, a suo modo, non è solo una dote, un vantaggio, ma anche un rischio, a volte addirittura un danno.

Si è detto di Gino Patroni che preferiva perdere un amico piuttosto che una battuta.

Ma non per superficialità nei confronti dell'amico, quanto perchè amava le battute geniali al punto di doverle far vivere al momento giusto, offrendo loro lo spunto e l'occasione dell'istante, spesso - appunto - non ripetibile.

A questo link, un elenco-omaggio (non esaustivo,ma certamente interessante) di alcune battute e freddure patroniane, che un internauta ha raccolto, come sentito omaggio allo spezzinissimo Patroni Gino:

http://www.drzap.it/O_Patroni.htm

Gino è stato ricordato da alcune iniziative come quella dell'articolo qui sotto riportato:

Articologino.jpg


Opere pubblicate da Gino Patroni

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Ed è subito pera (1959) Un giorno da beone (1969) Una lacrima sul Griso (1973) Crescete e mortificatevi (1975) Il foraggio di vivere (1987) La vita è bella, e scarso l’avvenir (1988) La vita è una malattia ereditaria (1992)

Il 4 aprile del 2007 il Consiglio Provinciale della Spezia ha intitolato alla sua memoria il Sistema Bibliotecario Provinciale.

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