IL GOLFO DEI POETI

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Fu scoperto e amato dagli stranieri, molti dei quali inglesi, già nell'ottocento.
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E' il golfo della [[:CATEGORIA:CITTA' DELLA SPEZIA|Spezia]] che avendo saputo attrarre nei secoli poeti e artisti è stato denominato '''Golfo dei Poeti'''. In quest'arco di levante ligure che va da [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Porto Venere]] a [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]] soggiornarono poeti insigni del romanticismo inglese. Su queste presenze mito e realtà, leggenda e storia si intersecano.
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Documenti non ce ne sono, ma si favoleggia di una suggestiva e leggendaria traversata a nuoto di Lord Byron, nel 1822, da [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Porto Venere]] a [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]], per raggiungere l'amico Percy B. Shelley e la moglie Mary che soggiornavano a Villa Magni a [[:CATEGORIA:SAN TERENZO|San Terenzo]].
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In suo onore, a [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Porto Venere]], la grotta Arpaia è stata denominata Byron, e una lapide rammenta questa ardimentosa impresa. Un falso storico. In effetti Byron non venne mai a [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Portovenere]], ma come scriveva la studiosa Carla Sanguineti, Lord Byron si fermò solo a [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]], costretto ad una sosta obbligata, a causa di una forte febbe mentre transitava sulla sua nave verso Genova, alla volta della Grecia. Ma proprio a Byron e alla sua impresa è dedicata una gara internazionale di nuoto di fondo, che ogni anno alla fine di agosto si svolge a [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]]. Da oltre cinquant'anni nuotatori provenienti da tutto il mondo, professionisti ed amatori, si cimentano negli 8 chilometri e 800 metri di mare che dividono [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Porto Venere]] da [[:CATEGORIA:SAN TERENZO|San Terenzo]]. Proprio [[:CATEGORIA:SAN TERENZO|San Terenzo]] ospitò Percy e Mary Shelley che con il figlio Percy Florence, gli amici Jane ed Edward Williams abitarono da aprile a settembre 1822 a Villa Magni, la bianca casa con architettura ad arcate affacciata sul mare. E ancora oggi si trovano i segni di questo passato. Alberghi e ristoranti dedicati a questi personaggi sono sparsi in tutta la provincia e un piccolo museo multimediale intitolato ai coniugi Shelley dovrebbe essere allestito nel castello di [[:CATEGORIA:SAN TERENZO|San Terenzo]].
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Fu scoperto e amato dagli stranieri, molti dei quali inglesi, già nell'ottocento.
 
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E' il golfo della Spezia che avendo saputo attrarre nei secoli poeti e artisti è stato denominato Golfo dei Poeti. In quest'arco di levante ligure che va da Porto Venere a Lerici soggiornarono poeti insigni del romanticismo inglese. Su queste presenze mito e realtà, leggenda e storia si intersecano.
 
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Documenti non ce ne sono, ma si favoleggia di una suggestiva e leggendaria traversata a nuoto di Lord Byron, nel 1822, da Porto Venere a Lerici, per raggiungere l'amico Percy B. Shelley e la moglie Mary che soggiornavano a Villa Magni a San Terenzo.
 
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In suo onore, a Porto Venere, la grotta Arpaia è stata denominata Byron, e una lapide rammenta questa ardimentosa impresa. Un falso storico. In effetti Byron non venne mai a Portovenere, ma come scriveva la studiosa Carla Sanguineti, Lord Byron si fermò solo a Lerici, costretto ad una sosta obbligata, a causa di una forte febbe mentre transitava sulla sua nave verso Genova, alla volta della Grecia. Ma proprio a Byron e alla sua impresa è dedicata una gara internazionale di nuoto di fondo, che ogni anno alla fine di agosto si svolge a Lerici. Da oltre cinquant'anni nuotatori provenienti da tutto il mondo, professionisti ed amatori, si cimentano negli 8 chilometri e 800 metri di mare che dividono Porto Venere da San Terenzo. Proprio San Terenzo ospitò Percy e Mary Shelley che con il figlio Percy Florence, gli amici Jane ed Edward Williams abitarono da aprile a settembre 1822 a Villa Magni, la bianca casa con architettura ad arcate affacciata sul mare. E ancora oggi si trovano i segni di questo passato. Alberghi e ristoranti dedicati a questi personaggi sono sparsi in tutta la provincia e un piccolo museo multimediale intitolato ai coniugi Shelley dovrebbe essere allestito nel castello di San Terenzo.
 
Villa Magni, antico convento dei Padri Barnabiti costuito nel XVI secolo, negli anni conobbe molti proprietari, da Magni ai marchesi Ollandini. Lo stesso Percy Florence tentò di acquistarla senza successo, dato il costo troppo alto per le sue finanze. Oggi è affittata a privati e non è visitabile. Si può ammirarla dall'esterno ed entrare nel giardino circostante dove durante l'estate si assiste a spettacoli e manifestazioni.
Villa Magni, antico convento dei Padri Barnabiti costuito nel XVI secolo, negli anni conobbe molti proprietari, da Magni ai marchesi Ollandini. Lo stesso Percy Florence tentò di acquistarla senza successo, dato il costo troppo alto per le sue finanze. Oggi è affittata a privati e non è visitabile. Si può ammirarla dall'esterno ed entrare nel giardino circostante dove durante l'estate si assiste a spettacoli e manifestazioni.
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Anche Virginia Woolf trascorse alcuni giorni, nel maggio del 1933, a San Terenzo, all'hotel Miramare, a pochi passi dalla casa degli Shelley, di cui scrisse nel suo diario con ammirazione.
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Anche Virginia Woolf trascorse alcuni giorni, nel maggio del 1933, a [[:CATEGORIA:SAN TERENZO|San Terenzo]], all'hotel Miramare, a pochi passi dalla casa degli Shelley, di cui scrisse nel suo diario con ammirazione.
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".... Se vuoi conoscere un posto dove riposare in Italia, ti dico Lerici, ma vieni e stai qui con noi a Fiascherino" . Così lo scrittore inglese David H. Lawrence, autore di Lady Chatterley, scriveva a Edward Garnett il 6 ottobre del 1913, durante il suo soggiorno a Fiascherino, dove visse dal 1913 al 1914 con la sua compagna, la rossa Frieda, sorella del Barone Rosso, leggendario aviere tedesco.
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E non solo le bellezze del paesaggio hanno attratto questi personaggi, ma anche i profumi e i sapori della cucina. "Il nostro villaggio è Tellaro. Sorge a picco sulle rocce del mare, un covo di pirati di duecento anime. La chiesa è sull'acqua. C'è una leggenda che dice che una notte la campana della chiesa suonò e continuò a suonare. La gente si svegliò terrorizzata, la campana suonava misteriosamente. Si scoprì che la corda della campana era caduta sulla punta di uno scoglio e un polpo ne aveva afferraro la cima e la stava tirando. Mi sembra impossibile. Gli uomini vanno a pescare il polpo con esca bianca e una lunga fiocina. Ne prendono di grossi talvolta di sei o sette libbre, e tu non hai mai visto niente di così diabolicamente brutto. Ma sono buoni da mangiare...."
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Non solo poeti e artisti ammirarono questo golfo, ma anche uomini d'affari vollero goderne. Nel 1888 Villa Marigola, oggi centro studi della Cassa di Risparmio della Spezia, situata su un colle lungo la strada che collega San Terenzo a Lerici, venne acquistata da Sir Reginald Pearse, banchiere inglese proprietario della Granet Brown & C., con domicilio a Genova, che ne rimase proprietario fino al 1923.
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".... Se vuoi conoscere un posto dove riposare in Italia, ti dico [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]], ma vieni e stai qui con noi a [[:CATEGORIA:FIASCHERINO|Fiascherino]]" . Così lo scrittore inglese David H. Lawrence, autore di Lady Chatterley, scriveva a Edward Garnett il 6 ottobre del 1913, durante il suo soggiorno a [[:CATEGORIA:FIASCHERINO|Fiascherino]], dove visse dal 1913 al 1914 con la sua compagna, la rossa Frieda, sorella del Barone Rosso, leggendario aviere tedesco.
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In queste zone fecero la loro comparsa anche alcune "teste coronate" come Vittoria Adelaide Maria , prima figlia della Regina Vittoria d'Inghilterra, che fu ospitata a Villa Marigola nel 1899.
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Henry James, scrittore statunitense che trascorse gran parte della sua vita in Inghilterra, nel suo "Italian Hours" del 1977 così scrive "Questa baia di Lerici è incantevole, circondata da colline boscose grigioverdi; verso il mare ha il suo porto invano difeso da un antico e meraviglioso castello in rovina, proteso su un ardito promontorio che da sull'imboccatura. Il luogo è un classico per tutti i viaggiatori inglesi, poichè giusto nel mezzo della riva incurvata della baia si trova la piccola villa, ora deserta, in cui Shelley passò gli ultimi mesi della sua breve esistenza.... Essa si affaccia direttamente sulla spiaggia con i suoi muri screpolati e una loggia ad archi aperta su una piccola terrazza dal ruvido parapetto che, quando soffia il vento, si inzuppa degli spruzzi salmastri del mare. Il posto è assolutamente solitario, stremato dal sole, dalla brezza e dalla brina e molto vicino alla natura, proprio come doveva essere la passione di Shelley.....E' un luogo dove un pellegrino di lingua inglese può nutrire pensieri e sentirsi spinto verso l'espressione lirica. Io tuttavia mi devo accontentare di dire che ricordo ben pochi episodi del mio viaggio in Italia più vicini al mio cuore di quanto lo sia quel perfetto pomeriggio d'autunno: la sosta di mezz'ora sulla piccola e fatiscente terrazza della villa, l'ascensione fino all'antico castello, la passeggiata piena di meditazioni nella luce che si affievoliva, sulla terrazza ricoperta di viti che guarda verso il tramonto e le montagne che si fanno scure laggiù."
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Sulle tracce dei poeti conterranei, tra Lerici e Porto Venere vive tutt'ora una nutrita comunità di stranieri, molti dei quali inglesi, la cui componente femminile ha dato vita, da oltre 30 anni, all'International Women's Club.
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E non solo le bellezze del paesaggio hanno attratto questi personaggi, ma anche i profumi e i sapori della cucina. "Il nostro villaggio è [[:CATEGORIA:TELLARO|Tellaro]]. Sorge a picco sulle rocce del mare, un covo di pirati di duecento anime. La chiesa è sull'acqua. C'è una leggenda che dice che una notte la campana della chiesa suonò e continuò a suonare. La gente si svegliò terrorizzata, la campana suonava misteriosamente. Si scoprì che la corda della campana era caduta sulla punta di uno scoglio e un polpo ne aveva afferraro la cima e la stava tirando. Mi sembra impossibile. Gli uomini vanno a pescare il polpo con esca bianca e una lunga fiocina. Ne prendono di grossi talvolta di sei o sette libbre, e tu non hai mai visto niente di così diabolicamente brutto. Ma sono buoni da mangiare...."
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"Il Club è nato allo scopo di facilitare l'inserimento di chi arriva dall'estero ed è rivolto a chiunque parli la lingua inglese" spiega Maria Loni italo-scozzere, una delle più attive rappresentanti dell'associazione. "Come ormai consuetudine da molti anni, poco prima di Natale, si svolge nel palazzo comunale di Lerici il Christmas Market. Per l'occasione prepariamo oggetti e prodotti tipici, dalle marmellate d'arancia tipiche inglesi, ai Christmas cake, caratteristici dolci natalizi preparati con frutta secca e decorati con glassa bianca, alle chutneys, salse utilizzate per la carne, ai cookies speciali biscotti americani. Il ricavato lo utilizziamo per aiutare le associazioni di volontariato locali."
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La seduzione di questi luoghi è così forte che spinge a superare anche piccoli disagi. E' il caso di Lindy Cronin, una simpatica signora inglese che ormai da alcuni decenni vive all'isola Palmaria, di fronte a Porto Venere, dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Sposata con un italiano, due figlie, Lindy prende ogni giorno la sua pilotina e traversando il tratto di mare che la separa dalla Spezia, viene a lavorare in città dove gestisce una conosciuta scquola d'inglese.
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Non solo poeti e artisti ammirarono questo golfo, ma anche uomini d'affari vollero goderne. Nel 1888 [[VILLA MARIGOLA|Villa Marigola]], oggi centro studi della [[CASSA DI RISPARMIO DELLA SPEZIA|Cassa di Risparmio della Spezia]], situata su un colle lungo la strada che collega [[:CATEGORIA:SAN TERENZO|San Terenzo]] a [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]], venne acquistata da Sir Reginald Pearse, banchiere inglese proprietario della Granet Brown & C., con domicilio a Genova, che ne rimase proprietario fino al 1923.
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In queste zone fecero la loro comparsa anche alcune "teste coronate" come Vittoria Adelaide Maria , prima figlia della Regina Vittoria d'Inghilterra, che fu ospitata a [[VILLA MARIGOLA|Villa Marigola]] nel 1899.
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Henry James, scrittore statunitense che trascorse gran parte della sua vita in Inghilterra, nel suo "Italian Hours" del 1977 così scrive "Questa baia di [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]] è incantevole, circondata da colline boscose grigioverdi; verso il mare ha il suo porto invano difeso da un antico e meraviglioso castello in rovina, proteso su un ardito promontorio che da sull'imboccatura. Il luogo è un classico per tutti i viaggiatori inglesi, poichè giusto nel mezzo della riva incurvata della baia si trova la piccola villa, ora deserta, in cui Shelley passò gli ultimi mesi della sua breve esistenza.... Essa si affaccia direttamente sulla spiaggia con i suoi muri screpolati e una loggia ad archi aperta su una piccola terrazza dal ruvido parapetto che, quando soffia il vento, si inzuppa degli spruzzi salmastri del mare. Il posto è assolutamente solitario, stremato dal sole, dalla brezza e dalla brina e molto vicino alla natura, proprio come doveva essere la passione di Shelley.....E' un luogo dove un pellegrino di lingua inglese può nutrire pensieri e sentirsi spinto verso l'espressione lirica. Io tuttavia mi devo accontentare di dire che ricordo ben pochi episodi del mio viaggio in Italia più vicini al mio cuore di quanto lo sia quel perfetto pomeriggio d'autunno: la sosta di mezz'ora sulla piccola e fatiscente terrazza della villa, l'ascensione fino all'antico castello, la passeggiata piena di meditazioni nella luce che si affievoliva, sulla terrazza ricoperta di viti che guarda verso il tramonto e le montagne che si fanno scure laggiù."
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Sulle tracce dei poeti conterranei, tra [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]] e [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Porto Venere]] vive tutt'ora una nutrita comunità di stranieri, molti dei quali inglesi, la cui componente femminile ha dato vita, da oltre 30 anni, all'International Women's Club.
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"Il Club è nato allo scopo di facilitare l'inserimento di chi arriva dall'estero ed è rivolto a chiunque parli la lingua inglese" spiega Maria Loni italo-scozzere, una delle più attive rappresentanti dell'associazione. "Come ormai consuetudine da molti anni, poco prima di Natale, si svolge nel palazzo comunale di [[:CATEGORIA:LERICI|Lerici]] il Christmas Market. Per l'occasione prepariamo oggetti e prodotti tipici, dalle marmellate d'arancia tipiche inglesi, ai Christmas cake, caratteristici dolci natalizi preparati con frutta secca e decorati con glassa bianca, alle chutneys, salse utilizzate per la carne, ai cookies speciali biscotti americani. Il ricavato lo utilizziamo per aiutare le associazioni di volontariato locali."
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La seduzione di questi luoghi è così forte che spinge a superare anche piccoli disagi. E' il caso di Lindy Cronin, una simpatica signora inglese che ormai da alcuni decenni vive all'isola [[:CATEGORIA:ISOLA PALMARIA|Palmaria]], di fronte a [[:CATEGORIA:PORTOVENERE|Porto Venere]], dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Sposata con un italiano, due figlie, Lindy prende ogni giorno la sua pilotina e traversando il tratto di mare che la separa dalla [[:CATEGORIA:CITTA' DELLA SPEZIA|Spezia]], viene a lavorare in città dove gestisce una conosciuta scuola d'inglese.
"Attrazione fatale" dunque, per chi capita in queste località, ne percepisce il messaggio e ne fa progetto di vita.
"Attrazione fatale" dunque, per chi capita in queste località, ne percepisce il messaggio e ne fa progetto di vita.
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[[Categoria:SAN TERENZO]]

Versione attuale delle 16:20, 9 ott 2011

GOLFO DEI POETI 02.jpg
Lord Byron
Percy B.Shelley
Virginia Woolf
Mary Shelley
David H.Lawrence


Fu scoperto e amato dagli stranieri, molti dei quali inglesi, già nell'ottocento. E' il golfo della Spezia che avendo saputo attrarre nei secoli poeti e artisti è stato denominato Golfo dei Poeti. In quest'arco di levante ligure che va da Porto Venere a Lerici soggiornarono poeti insigni del romanticismo inglese. Su queste presenze mito e realtà, leggenda e storia si intersecano.


Documenti non ce ne sono, ma si favoleggia di una suggestiva e leggendaria traversata a nuoto di Lord Byron, nel 1822, da Porto Venere a Lerici, per raggiungere l'amico Percy B. Shelley e la moglie Mary che soggiornavano a Villa Magni a San Terenzo.


In suo onore, a Porto Venere, la grotta Arpaia è stata denominata Byron, e una lapide rammenta questa ardimentosa impresa. Un falso storico. In effetti Byron non venne mai a Portovenere, ma come scriveva la studiosa Carla Sanguineti, Lord Byron si fermò solo a Lerici, costretto ad una sosta obbligata, a causa di una forte febbe mentre transitava sulla sua nave verso Genova, alla volta della Grecia. Ma proprio a Byron e alla sua impresa è dedicata una gara internazionale di nuoto di fondo, che ogni anno alla fine di agosto si svolge a Lerici. Da oltre cinquant'anni nuotatori provenienti da tutto il mondo, professionisti ed amatori, si cimentano negli 8 chilometri e 800 metri di mare che dividono Porto Venere da San Terenzo. Proprio San Terenzo ospitò Percy e Mary Shelley che con il figlio Percy Florence, gli amici Jane ed Edward Williams abitarono da aprile a settembre 1822 a Villa Magni, la bianca casa con architettura ad arcate affacciata sul mare. E ancora oggi si trovano i segni di questo passato. Alberghi e ristoranti dedicati a questi personaggi sono sparsi in tutta la provincia e un piccolo museo multimediale intitolato ai coniugi Shelley dovrebbe essere allestito nel castello di San Terenzo.


Villa Magni, antico convento dei Padri Barnabiti costuito nel XVI secolo, negli anni conobbe molti proprietari, da Magni ai marchesi Ollandini. Lo stesso Percy Florence tentò di acquistarla senza successo, dato il costo troppo alto per le sue finanze. Oggi è affittata a privati e non è visitabile. Si può ammirarla dall'esterno ed entrare nel giardino circostante dove durante l'estate si assiste a spettacoli e manifestazioni. Anche Virginia Woolf trascorse alcuni giorni, nel maggio del 1933, a San Terenzo, all'hotel Miramare, a pochi passi dalla casa degli Shelley, di cui scrisse nel suo diario con ammirazione.


".... Se vuoi conoscere un posto dove riposare in Italia, ti dico Lerici, ma vieni e stai qui con noi a Fiascherino" . Così lo scrittore inglese David H. Lawrence, autore di Lady Chatterley, scriveva a Edward Garnett il 6 ottobre del 1913, durante il suo soggiorno a Fiascherino, dove visse dal 1913 al 1914 con la sua compagna, la rossa Frieda, sorella del Barone Rosso, leggendario aviere tedesco.


E non solo le bellezze del paesaggio hanno attratto questi personaggi, ma anche i profumi e i sapori della cucina. "Il nostro villaggio è Tellaro. Sorge a picco sulle rocce del mare, un covo di pirati di duecento anime. La chiesa è sull'acqua. C'è una leggenda che dice che una notte la campana della chiesa suonò e continuò a suonare. La gente si svegliò terrorizzata, la campana suonava misteriosamente. Si scoprì che la corda della campana era caduta sulla punta di uno scoglio e un polpo ne aveva afferraro la cima e la stava tirando. Mi sembra impossibile. Gli uomini vanno a pescare il polpo con esca bianca e una lunga fiocina. Ne prendono di grossi talvolta di sei o sette libbre, e tu non hai mai visto niente di così diabolicamente brutto. Ma sono buoni da mangiare...."


Non solo poeti e artisti ammirarono questo golfo, ma anche uomini d'affari vollero goderne. Nel 1888 Villa Marigola, oggi centro studi della Cassa di Risparmio della Spezia, situata su un colle lungo la strada che collega San Terenzo a Lerici, venne acquistata da Sir Reginald Pearse, banchiere inglese proprietario della Granet Brown & C., con domicilio a Genova, che ne rimase proprietario fino al 1923. In queste zone fecero la loro comparsa anche alcune "teste coronate" come Vittoria Adelaide Maria , prima figlia della Regina Vittoria d'Inghilterra, che fu ospitata a Villa Marigola nel 1899.


Henry James, scrittore statunitense che trascorse gran parte della sua vita in Inghilterra, nel suo "Italian Hours" del 1977 così scrive "Questa baia di Lerici è incantevole, circondata da colline boscose grigioverdi; verso il mare ha il suo porto invano difeso da un antico e meraviglioso castello in rovina, proteso su un ardito promontorio che da sull'imboccatura. Il luogo è un classico per tutti i viaggiatori inglesi, poichè giusto nel mezzo della riva incurvata della baia si trova la piccola villa, ora deserta, in cui Shelley passò gli ultimi mesi della sua breve esistenza.... Essa si affaccia direttamente sulla spiaggia con i suoi muri screpolati e una loggia ad archi aperta su una piccola terrazza dal ruvido parapetto che, quando soffia il vento, si inzuppa degli spruzzi salmastri del mare. Il posto è assolutamente solitario, stremato dal sole, dalla brezza e dalla brina e molto vicino alla natura, proprio come doveva essere la passione di Shelley.....E' un luogo dove un pellegrino di lingua inglese può nutrire pensieri e sentirsi spinto verso l'espressione lirica. Io tuttavia mi devo accontentare di dire che ricordo ben pochi episodi del mio viaggio in Italia più vicini al mio cuore di quanto lo sia quel perfetto pomeriggio d'autunno: la sosta di mezz'ora sulla piccola e fatiscente terrazza della villa, l'ascensione fino all'antico castello, la passeggiata piena di meditazioni nella luce che si affievoliva, sulla terrazza ricoperta di viti che guarda verso il tramonto e le montagne che si fanno scure laggiù."


Sulle tracce dei poeti conterranei, tra Lerici e Porto Venere vive tutt'ora una nutrita comunità di stranieri, molti dei quali inglesi, la cui componente femminile ha dato vita, da oltre 30 anni, all'International Women's Club. "Il Club è nato allo scopo di facilitare l'inserimento di chi arriva dall'estero ed è rivolto a chiunque parli la lingua inglese" spiega Maria Loni italo-scozzere, una delle più attive rappresentanti dell'associazione. "Come ormai consuetudine da molti anni, poco prima di Natale, si svolge nel palazzo comunale di Lerici il Christmas Market. Per l'occasione prepariamo oggetti e prodotti tipici, dalle marmellate d'arancia tipiche inglesi, ai Christmas cake, caratteristici dolci natalizi preparati con frutta secca e decorati con glassa bianca, alle chutneys, salse utilizzate per la carne, ai cookies speciali biscotti americani. Il ricavato lo utilizziamo per aiutare le associazioni di volontariato locali." La seduzione di questi luoghi è così forte che spinge a superare anche piccoli disagi. E' il caso di Lindy Cronin, una simpatica signora inglese che ormai da alcuni decenni vive all'isola Palmaria, di fronte a Porto Venere, dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Sposata con un italiano, due figlie, Lindy prende ogni giorno la sua pilotina e traversando il tratto di mare che la separa dalla Spezia, viene a lavorare in città dove gestisce una conosciuta scuola d'inglese. "Attrazione fatale" dunque, per chi capita in queste località, ne percepisce il messaggio e ne fa progetto di vita.

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