I RESTI DELLE MURA

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Dell'antico circuito [[La Città murata|murario]] nella Spezia odierna restano solo pochi tratti.
Dell'antico circuito [[La Città murata|murario]] nella Spezia odierna restano solo pochi tratti.
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Quello maggiormente significativo é l'ampio segmento che scende giù dal Castello di San Giorgio in direzione della via XX Settembre. In quella porzione si vedono bene i merli tagliati a coda di rondine (sono i merli alla ghibellina) ed il camminamento di ronda.[[File:resti1.jpg]]
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Quello maggiormente significativo é l'ampio segmento che scende giù dal Castello di San Giorgio in direzione della via XX Settembre. In quella porzione si vedono bene i merli tagliati a coda di rondine (sono i merli alla ghibellina) ed il camminamento di ronda.
Nella via del Prione, accanto al Museo Diocesano, resta un piccolo frammento verticale.
Nella via del Prione, accanto al Museo Diocesano, resta un piccolo frammento verticale.
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Nella via Cavallotti, dove una volta correva il lato meridionale del circuito murario, si stende un ampio tratto delle vecchie mura che va in direzione della piazza Sant'Agostino. Questa "reliquia" del passato é a scarpa: il muro, cioé, non scende piombato, ma presenta un'inclinazione che serviva ad assicurare una maggior difesa e protezione contro eventuali attacchi ostili che provenissero dall'esterno.
Nella via Cavallotti, dove una volta correva il lato meridionale del circuito murario, si stende un ampio tratto delle vecchie mura che va in direzione della piazza Sant'Agostino. Questa "reliquia" del passato é a scarpa: il muro, cioé, non scende piombato, ma presenta un'inclinazione che serviva ad assicurare una maggior difesa e protezione contro eventuali attacchi ostili che provenissero dall'esterno.
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Versione delle 17:11, 25 set 2011

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Dell'antico circuito murario nella Spezia odierna restano solo pochi tratti. Quello maggiormente significativo é l'ampio segmento che scende giù dal Castello di San Giorgio in direzione della via XX Settembre. In quella porzione si vedono bene i merli tagliati a coda di rondine (sono i merli alla ghibellina) ed il camminamento di ronda. Nella via del Prione, accanto al Museo Diocesano, resta un piccolo frammento verticale.

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Nella via Cavallotti, dove una volta correva il lato meridionale del circuito murario, si stende un ampio tratto delle vecchie mura che va in direzione della piazza Sant'Agostino. Questa "reliquia" del passato é a scarpa: il muro, cioé, non scende piombato, ma presenta un'inclinazione che serviva ad assicurare una maggior difesa e protezione contro eventuali attacchi ostili che provenissero dall'esterno.

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