MANGIA

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Venne fondata nel Trecento dalla famiglia toscana dei Cerchi, fuggita in Lunigiana durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Si tratta di un borgo rurale con case in pietra a vista, posizionato nella stretta valle dell'omonimo torrente. È caratterizzato da splendidi archi e volte in sasso. Nel borgo si trova la chiesa dedicata a Sant’Anna, che conserva al suo interno una pregevole statua ottocentesca dell'Assunta di scuola genovese. E' ancora presente, a lato del torrente, una vecchia costruzione in pietra con una grande ruota: è un vecchio mulino ad acqua che è stato utilizzato per secoli da tutti gli abitanti della valle. E' d'obbligo fermarsi a Mangia il pomeriggio della domenica di Pentecoste: si festeggia la Madonna delle Grazie con la processione, il concerto bandistico e il rinfresco a base di specialità locali (in particolar modo le torte salate di riso e di patate). Il paese è inoltre conosciuto per il "fagiolo borlotto di Mangia", che deve il suo sapore e la sua qualità al particolare tipo di terreno sul quale viene coltivato (le rive del torrente Mangia); è un  prodotto di categoria PAT (prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati) ed è ottimo servito lessato e condito con poco olio per apprezzarne maggiormente le qualità gustative.  
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Venne fondata nel Trecento dalla famiglia toscana dei Cerchi, fuggita in [[:Categoria:LUNGIANA|Lunigiana]] durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Si tratta di un borgo rurale con case in pietra a vista, posizionato nella stretta valle dell'omonimo torrente. È caratterizzato da splendidi archi e volte in sasso. Nel borgo si trova la chiesa dedicata a Sant’Anna, che conserva al suo interno una pregevole statua ottocentesca dell'Assunta di scuola genovese. E' ancora presente, a lato del torrente, una vecchia costruzione in pietra con una grande ruota: è un vecchio mulino ad acqua che è stato utilizzato per secoli da tutti gli abitanti della valle. E' d'obbligo fermarsi a '''Mangia''' il pomeriggio della domenica di Pentecoste: si festeggia la Madonna delle Grazie con la processione, il concerto bandistico e il rinfresco a base di specialità locali (in particolar modo le torte salate di riso e di patate). Il paese è inoltre conosciuto per il "fagiolo borlotto di Mangia", che deve il suo sapore e la sua qualità al particolare tipo di terreno sul quale viene coltivato (le rive del torrente Mangia); è un  prodotto di categoria PAT (prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati) ed è ottimo servito lessato e condito con poco olio per apprezzarne maggiormente le qualità gustative.  
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[[Categoria:LOCALITA' SESTA GODANO]]
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Versione delle 16:20, 7 nov 2011

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Venne fondata nel Trecento dalla famiglia toscana dei Cerchi, fuggita in Lunigiana durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Si tratta di un borgo rurale con case in pietra a vista, posizionato nella stretta valle dell'omonimo torrente. È caratterizzato da splendidi archi e volte in sasso. Nel borgo si trova la chiesa dedicata a Sant’Anna, che conserva al suo interno una pregevole statua ottocentesca dell'Assunta di scuola genovese. E' ancora presente, a lato del torrente, una vecchia costruzione in pietra con una grande ruota: è un vecchio mulino ad acqua che è stato utilizzato per secoli da tutti gli abitanti della valle. E' d'obbligo fermarsi a Mangia il pomeriggio della domenica di Pentecoste: si festeggia la Madonna delle Grazie con la processione, il concerto bandistico e il rinfresco a base di specialità locali (in particolar modo le torte salate di riso e di patate). Il paese è inoltre conosciuto per il "fagiolo borlotto di Mangia", che deve il suo sapore e la sua qualità al particolare tipo di terreno sul quale viene coltivato (le rive del torrente Mangia); è un prodotto di categoria PAT (prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati) ed è ottimo servito lessato e condito con poco olio per apprezzarne maggiormente le qualità gustative.

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