O LÜNÀIO DEA SPÈZA

Da wikiSpedia.

(Differenze fra le revisioni)
Riga 1: Riga 1:
Si tratta del calendario in dialetto spezzino che raccoglie, come in un racconto magico, proverbi, ricorrenze e sagre.
Si tratta del calendario in dialetto spezzino che raccoglie, come in un racconto magico, proverbi, ricorrenze e sagre.
-
[[LA SPEZIA - LUNAIO.JPG|360px|right]]
+
[[File:LA SPEZIA - LUNAIO.JPG|360px|right]]
Le prime edizioni – fino alla XXVII – sono state curate da [[Eugenio Giovando]] che ne ha curato le prime 27 edizioni, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2006, poco prima che uscisse, postuma, l’ultima, quella del 2007.  
Le prime edizioni – fino alla XXVII – sono state curate da [[Eugenio Giovando]] che ne ha curato le prime 27 edizioni, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2006, poco prima che uscisse, postuma, l’ultima, quella del 2007.  
Le figlie Stefania e Giuliana hanno deciso di continuare l’opera paterna, affinché non andasse perduta una delle “creature” alle quali Giovando, e con lui tutta la città, era più affezionato.cultore dei dialetti, in particolare di quello spezzino perché, affermava « I dialetti meritano la dignità e l’importanza di una Lingua, e pertanto è necessario evitare la loro scomparsa promuovendo una serie di iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle culture locali».
Le figlie Stefania e Giuliana hanno deciso di continuare l’opera paterna, affinché non andasse perduta una delle “creature” alle quali Giovando, e con lui tutta la città, era più affezionato.cultore dei dialetti, in particolare di quello spezzino perché, affermava « I dialetti meritano la dignità e l’importanza di una Lingua, e pertanto è necessario evitare la loro scomparsa promuovendo una serie di iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle culture locali».

Versione delle 10:33, 11 lug 2011

Si tratta del calendario in dialetto spezzino che raccoglie, come in un racconto magico, proverbi, ricorrenze e sagre.

LA SPEZIA - LUNAIO.JPG

Le prime edizioni – fino alla XXVII – sono state curate da Eugenio Giovando che ne ha curato le prime 27 edizioni, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2006, poco prima che uscisse, postuma, l’ultima, quella del 2007. Le figlie Stefania e Giuliana hanno deciso di continuare l’opera paterna, affinché non andasse perduta una delle “creature” alle quali Giovando, e con lui tutta la città, era più affezionato.cultore dei dialetti, in particolare di quello spezzino perché, affermava « I dialetti meritano la dignità e l’importanza di una Lingua, e pertanto è necessario evitare la loro scomparsa promuovendo una serie di iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle culture locali».

Affezionato delle Cinque Terre anche perché affascinato dall’attenzione che questo territorio da sempre rivolge alla difesa delle tradizioni – gli idiomi, le ricette, le antiche tecniche di lavorazione del terreno, gli strumenti agricoli e da pesca – Eugenio Giovando voleva, riuscendovi con successo, celebrare con un calendario la ricchezza del passato. Una vera opera d’arte che raccoglie fotografie, ricordi di Spezzini illustri, giochi verbali, brevi poesie, proverbi dialettali, scampoli di notizie pubblicate, nei primi anni del 1900, sui quotidiani locali. Si tratta dunque di notizie interessanti per gli spezzini, ma anche per chi abita in provincia e per chi è interessato a conoscere tradizioni, curiosità, storia della Spezia e dintorni. C’è anzitutto il calendario vero e proprio, in dialetto spezzino e con proverbi, ricorrenze, sagre; ci sono i modi di dire locali, le ricette della nonna, gli spezzini illustri

Il materiale, tratto dai libri di Eugenio Giovando, da saggi sul folclore spezzino e da vecchi giornali custoditi gelosamente, ha dato origine a questo prezioso calendario che racconta momenti storici indimenticabili di La Spezia e non solo.


--Mitilo Ignoto 16:30, 29 giu 2011 (CEST)

Strumenti personali