UBALDO MAZZINI

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(da ''conversazioni su La Storia della Spezia'' -centro italiano femminile,1982)
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Un sonetto che sembra scritto esattamente ieri...
In tempi dunque molto remoti, Mazzini ha raccolto, prodotto,divulgato materiale utilissimo,che oggi consente ai discendenti di questo territorio di conoscere e valutare situazioni altrimenti avvolte per sempre nell'oblio.
In tempi dunque molto remoti, Mazzini ha raccolto, prodotto,divulgato materiale utilissimo,che oggi consente ai discendenti di questo territorio di conoscere e valutare situazioni altrimenti avvolte per sempre nell'oblio.
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Oggi è ricordato anche ai giardini pubblici spezzini con questa struttura marmorea
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UBALDO MAZZINI

UBALDO MAZZINI.jpg
Nazione: Flag ita.gif
Regione: LIGURIA
Provincia: LA SPEZIA
Comune: LA SPEZIA
Date:
Premi:
Links:

Ubaldo Mazzini,nato alla Spezia il 3.12.1868 e deceduto a Pontremoli nel luglio del 1923. Poeta dialettale spezzino e attento studioso di storia del folklore locale. Laureatosi in giurisprudnza all'Università di Pavia, si dedico al giomalismo e prese parte com passione alle lotte politiche del suo tempo. Nel 1891 fu tra i fondatori del settimanale repubblicano "La Spezia", nel quale scriveva sotto lo pseudonimo "Gamin", e nel 1897 del "Corriere della Spezia". A questo primo periodo appartiene la sua produzione poetica dialettale: nel 1897 uscì, infatti, per la Tipografia Moderna, il "Libro dei sonetti"; è probabile che si nasconda la sua penna sotto il nome dello sconosciuto poeta vemacolo Gaetano Forbigli. Nel 1898 fu nominato Direttore della Biblioteca Civica che porta il suo nome e della quale fu il primo vero ordinatore. Cominciò allora a dedicarsi a studi più severi, mettendo a frutto la collaborazione con Mario Carazzi nelle ricerche paleontologiche e paletnologiche nella zona. Diresse anche il Museo Civico, la cui parte archeologica incrementò soprattutto con quelle statue-stele lunigianesi che egli scoprì e che mediante i suoi studi (proseguiti poi da Augusto C. Ambrosi) fece conoscere agli studiosi di tutta Europa. La Biblioteca divenne al suo tempo il più fecondo e dinamico centro di incontri e di ricerche di tutta la Lunigiana; ad essa lasciò la sua ricchissima raccolta di libri. Il 12 maggio 1923 fu eletto Presidente Onorario dell'Accademia Lunigianese di Scienze. Ha al suo attivo più di duecento pubblicazioni, fra le quali si possono segnalare i dieci studi raccolti nel 1981 a cura dell'Accademia "G. Capellini" nel volume intitolato "Storia del golfo della Spezia"; le "Noterelle Spezzine di Archeologia, di Storia e di Arte" del 1902; "Un Invetriato Robbiano tornato alla Spezia" del 1904; la "Bibliografia della Stampa periodica spezzina dal 1865 al 1908", del 1908; il "Saggio di folclore spezzino" del 1919 (ripubblicato nel 1974 a cura di F.Bartolini e poi nel 1997 a cura di F. Lena); fra i numerosi articoli per il “Giomale Storico e Letterario della Liguria", ricordiamo "Caterina de' Me- dici e Clemente VII alla Spezia nel 1555, Con appendice intorno alla fami-. glia Biassa e al pittore Carpenino", del 1901; "Un episodio della guerra fra Genova ed il Duca di Milano (1456)", del 1905; "Appunti e notizie per servire alla Bibliografia di Bartolomeo Facio”, dello stesso anno; "Documenti d'arte inediti dei secoli XV e XVI" del 1908; fra quelli apparsi sul "Giomale Storico della Lunigiana"; “L'Occupazione Austro-Anglo-Russa del Golfo della Spezia (agosto 1799-giugno 1800)** del 1915; "Alcune particolarità storico-artistiche della pieve di Marinasco" del 1914; "Vicende del Castello di Carpena fino alla sua eversione" del 1922, fece comunque la Bibliografia alla fine del volume). Il "Libro dei sonetti" venne ripubblicato nel 1926 dalla medesima Tipografia Modema con l'aggiunta di altre poesie, e nel 1955, a cura di un gruppo di studiosi , ne uscì una nuova ristampa; infine, nel 1989, ne fu curata una riedizione da Paolo E.Faggioni. Fu anche tra i primi membri della locale Società Ginnica “Pro Italia" . Pochi anni dopo la morte gli è stato eretto un busto nei Giardini pubblici Ufficialmente censito come giornalista, fu un individuo dedito alla diffusione della cultura in un tempo dove la maggioranza dei cittadini aveva difficoltà a comporre la propria firma con chiara grafìa;infatti il Mazzini avviò la biblioteca comunale che oggi, in Corso Cavour, lo ricorda -giustamente- col suo nome. (La RSA comunale porta invece il nome di Giuseppe Mazzini,intitolazione direttamente mutuata dall'ospizio sorto a fine XIX secolo).

Ubaldo Mazzini,un concittadino illustre e lontano nel tempo, ma assai prossimo nello spirito legato al gusto di descrivere i proprio luoghi e i contemporanei.

Nel 1891 il Mazzini compose un sonetto dedicato alla enorme, estrema trasformazione della sua città,sconvolta dall'arrivo dell'arsenale militare: molte iniziative a favore del popolo erano rese ostiche dalla diffusa carenza di mezzi,il gettito tributario scarno e instabile;al riguardo un brano così descriveva le attività intraprese dal Comune,spesso soprattutto annunciate:

...e de ciù se gh'è azunto/ er comune senza 'n cito/ anca lù ì è beo che frito/ dai gran debiti ch'i gà..

(da conversazioni su La Storia della Spezia -centro italiano femminile,1982)

Un sonetto che sembra scritto esattamente ieri...

In tempi dunque molto remoti, Mazzini ha raccolto, prodotto,divulgato materiale utilissimo,che oggi consente ai discendenti di questo territorio di conoscere e valutare situazioni altrimenti avvolte per sempre nell'oblio.

Oggi è ricordato anche ai giardini pubblici spezzini con questa struttura marmorea


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