VITTORIA ALATA

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Opera di notevole bellezza, e diversa dal solito tipo di monumento che si erige per commemorazioni del genere, fu collocata, nel 1923, sull’angolo verso corso Cavour del Palazzo Civico che sorgeva in piazza Beverini, sul luogo dell’antico palazzo detto “Palazzo di Corte” dei tempi dello Stato Genovese eretto nel 1907, detto “Palazzo Cenere” dal suo colore, criticato perché era dato dal cemento. Gli spezzini dell’epoca, che avrebbero preferito un palazzo costruito con la nostra pietra di Biassa, lo definirono proprio in quel modo, aggiungendo la sarcastica definizione di “pantan pietrificà” all’edificio, come nel caustico commento di Ubaldo Mazzini:
Opera di notevole bellezza, e diversa dal solito tipo di monumento che si erige per commemorazioni del genere, fu collocata, nel 1923, sull’angolo verso corso Cavour del Palazzo Civico che sorgeva in piazza Beverini, sul luogo dell’antico palazzo detto “Palazzo di Corte” dei tempi dello Stato Genovese eretto nel 1907, detto “Palazzo Cenere” dal suo colore, criticato perché era dato dal cemento. Gli spezzini dell’epoca, che avrebbero preferito un palazzo costruito con la nostra pietra di Biassa, lo definirono proprio in quel modo, aggiungendo la sarcastica definizione di “pantan pietrificà” all’edificio, come nel caustico commento di Ubaldo Mazzini:
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''Per fae cose? ’n monümento
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Ma l’è süpa e pan bagnà!''
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Ad ogni modo il monumento fece la sua bella figura ove
Ad ogni modo il monumento fece la sua bella figura ove

Versione delle 13:36, 16 set 2011

Il primo monumento che, procedendo da piazza Europa verso l’Arsenale appare ai nostri occhi, è la statua della Vittoria Alata, che è l’interpretazione spezzina del nostro scultore Angiolo Del Santo della gloriosa conclusione della guerra 1915-1918. Opera di notevole bellezza, e diversa dal solito tipo di monumento che si erige per commemorazioni del genere, fu collocata, nel 1923, sull’angolo verso corso Cavour del Palazzo Civico che sorgeva in piazza Beverini, sul luogo dell’antico palazzo detto “Palazzo di Corte” dei tempi dello Stato Genovese eretto nel 1907, detto “Palazzo Cenere” dal suo colore, criticato perché era dato dal cemento. Gli spezzini dell’epoca, che avrebbero preferito un palazzo costruito con la nostra pietra di Biassa, lo definirono proprio in quel modo, aggiungendo la sarcastica definizione di “pantan pietrificà” all’edificio, come nel caustico commento di Ubaldo Mazzini:

Per fae cose? ’n monümento
de pantan pietrificà.
Déghe o nome de cimento,
Ma l’è süpa e pan bagnà!


Ad ogni modo il monumento fece la sua bella figura ove
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