BOB DYLAN A SPEZIA

Da wikiSpedia.

Dylan poster Spezia.jpg

Il 20 luglio del 2001 Bob Dylan, icona musicale- e non solo- del nostro tempo si esibì al 'Picco'. Uno dei maggiori artisti contemporanei in assoluto venne a Spezia, e oggi si ricorda il particolare contesto nel quale si organizzò la sua calata in città, più che il concerto vero e proprio.

Bob raggiunse,infatti, i suoi fans spezzini e comunque italiani per alleggerire la pressione su Genova, che in quel 20 luglio assolato e ferocemente appicicatticcio, umido, ospitava sia il G8 sia-soprattutto- chi era sceso nelle strade del capoluogo ligure, per manifestare il proprio dissenso ai Grandi sul sistema, sul metodo di conduzione politica del pianeta Terra.

Riportiamo un link ancora oggi presente sul web che annuncia in inglese l'evento:

http://www.songkick.com/concerts/1011122-bob-dylan-at-stadio-comunale-a-picco

Inoltre, l'allora sindaco Giorgio Pagano così dichiarò a un giornalista genovese del sito mentelocale.it,già nell'aprile 2001:

-Sindaco, come ha maturato la scelta di offrire ospitalità nella sua città agli antiG8?

Una mattina di qualche settimana fa, in una riunione in Regione con tutti i sindaci liguri, sono intervenuto dicendo che La Spezia è la seconda città della Liguria, e che, pertanto, è in grado di essere coinvolta nell'evento del vertice. Accogliendo ad esempio anche le iniziative dei manifestanti pacifici.

-Volete sostituirvi a Genova?

No, assolutamente. Non voglio neppure creare inutili polemiche. So bene che il vertice G8 si svolgerà a Genova e che quindi i movimenti critici vorranno manifestare in quella città. Per motivi simbolici, ma anche pratici. Tuttavia la mia offerta resta valida, spetta a loro decidere. Sono felice che la signora Bush venga a visitare il nostro sistema museale e le Cinque Terre... Ma, allo stesso modo, vorrei che anche i movimenti critici venissero qua per dialogare con la città, per discutere dei temi d'attualità, come la globalizzazione, l'ambiente, la salute.

-Non vuole catturare un po' la scena a Genova?

No, non cerco pubblicità. E' chiaro che come Sindaco ho il preciso dovere di promuovere la mia città, che è comunque coinvolta dal vertice, sotto il profilo della sua vocazione turistica ed ospitale.

-E non ha neppure concordato l'idea con il sindaco Perìcu per togliergli un po' di castagne dal fuoco?

Assolutamente! Ho incontrato Perìcu solo dopo aver reso pubblica l'offerta. Lui mi ha ringraziato ed ha apprezzato la mia idea, ma non abbiamo mai concordato...

........ Il concerto

Difficile, come sempre, dire quanto pubblico si presentò all'evento. Il prato del Picco non era completamente saturo, le tribune erano abbastanza piene ma restavano vasti spazi vuoti.

Ci furono senza dubbio timori di qualche problema d'ordine pubblico:in quei giorni la paura di episodi di tumulti e violenza legati al G8, che in effetti si verificarono a Genova nelle stesse ore,suggerirono a molti di restare a casa.

In realtà al Picco non avvenne nulla e solo a un certo punto,già a concerto inoltrato, si sparse la voce della morte di un manifestante avvenuta a Genova nel tardo pomeriggio (secondo le cronache, Carlo Giuliani morì alle 17:27).

Il clima risultò comunque abbastanza tranquillo; chi scrive questi ricordi osservò il concerto senza particolari difficoltà;dapprima seduto sull'erba maltrattata del campo, e quindi più comodamente da una delle panchine destinate alle squadre di calcio ai bordi del campo, lato tribune. E ci si ritrovò a commentare la curiosità del caso: che ci portava quella sera ad osservare e vivere un personaggio, la cui arte era di conoscenza universale, dallo spazio che fu di 'colossi' a respiro assai più locale,quali Sonetti, Bumbaca, Ferruccio Mazzola,Rossinelli e molti altri....

La prima canzone suonata, più o meno puntualmente alle 21,fu Duncan and Brady. In tutto, Dylan con la band si produssero (quella storica sera spezzina era una delle date in calendario del Neverending Tour dylaniano) in una ventina di brani,molto applauditi. Spente le luci e salutato il pubblico,dopo qualche minuto Bob Dylan tornò sul palco e attaccò, con un assolo di armonica,One too many mornings. L'ultima vera canzone dell'evento.

Quella sera i bene informati fra i presenti fecero circolare la voce,effettivamente confermata, che l'11 settembre 2001 sarebbe stato messo in commercio il nuovo album: in realtà, quella data passò alla storia per motivi-amaramente- molto più universali.

...qui sotto, uno scatto della storica serata spezzina: Dylan e la sua band al Picco; il palco fu montato a metà campo, leggermente spostato verso la curva Piscina.

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