EUGENIO GIOVANDO

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Eugenio Giovando

Nato alla Spezia, nel quartiere di Piazza Brin, ha scritto numerose poesie in lingua e in dialetto spezzino ed ha composto - musica e parole - una cinquantina di canzoni tra le quali ricordiamo A Spèza de nòte, A fontana de Ciassa Brin, Na feta di fainà, Carleva da Speza, ecc.

Ha scritto Storia del carnevale spezzino, Storia della Fiera di San Giuseppe, Storia dei Ragazzi di Migliarina, C'era una volta Spezia, da Ciclina a Gigion Abòssa, e Mia nonna cucinva così, contenente anche una serie di poesie dialettali.

Lessicalmente e tecnicamente accurati i suoi versi si affidano al ritmo ed alla musicalità, prediligendo le tematiche "classiche" della poesia dialettale, quali l'uomo, la vita, la libertà, il motto arguto, la metafora del mondo animale per castigare i vizi dell'uomo, ma non disdegnando neppure i temi più "elevati", come l'amore.

Una parte non secondaria dei suoi componimenti presenta un sapore tipicamente "ligustico". Nel settore della poesia dialettale ha ottenuto vari riconoscimenti, tra quali il Menmorial Sergio Sileri. Moltissimi anche i premi vinti: il Premio dialettale in italiano in Sicilia, il San Fruttuoso e il Superba a Genova

Nel 1997 gli è stata assegnata la medaglia d'oro al premio Valente Faustini dei dialetti italiani di Piacenza, per la poesia [Sinque Tère] Cantautore ha fatto parte del Gruppo Folk La Sprugola ed è autore di tutte le edizioni de O Lünàio d'à Spèza


La Spezia, 7/01/1924- La Spezia, 12/11/2006 Poeta, scrittore, musicista, dialettologo, studioso e ricercatore della cultura e delle tradizioni locali, aviatore.

Stefania Giovando, figlia del compianto maestro, insieme alla sorella Giuliana ha dato vita alla "Associazione Culturale Eugenio e Lena Giovando"


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-- Max 15:24, 6 mag 2011 (CEST)

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