PIAZZA GIUSEPPE VERDI

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Versione delle 22:06, 16 gen 2012

PIAZZA VERDI

In Dialetto: CIASSA VERDI
La Spezia - Piazza Verdi 02.jpg
Nazione: Flag ita.gif
Regione: LIGURIA
Provincia: LA SPEZIA
Comune: LA SPEZIA
Quartiere: CENTRO STORICO LA SPEZIA
Altro ancora:
Google Maps: Google Maps
Links:

Sembra un corso piuttosto che una piazza vera e propria, ma occupa una posizione centrale all'interno della città per la presenza di edifici pubblici, come scuole, Poste e Telegrafi e poco più oltre l'Amministrazione Provinciale, ed è un luogo di passaggio obbligato. Su entrambi i lati opposti alla piazza, si possono ammirare palazzi di notevole mole e importanza, privi di portici ma con ampi marciapiedi alberati ed un'aiuola spartitraffico, anch'essa alberata, al centro della carreggiata stradale. Fino al 1928 circa, la piazza era chiusa ad est dal teatro “Politeama Duca di Genova”, accompagnato da una serie di vecchi caseggiati che si fronteggiavano sul prolungamento di via del Torretto. Oggi questo spazio è occupato dalla parte frontale del Palazzo delle Poste e, curvando verso il mare, dal Palazzo della Provincia e da Via XX Settembre. Il palazzo delle Poste fu costruito nel 1933 nel lato a monte della piazza, mentre nella zona attraversata dalle ultime case del Torretto fu edificato il Palazzo del Governo, nel quale si insediarono la Prefettura, l'Amministrazione Provinciale e anche la Questura, recentemente trasferita in viale Italia. Superato il Palazzo degli Studi, all'altezza di Via dei Colli, se volgiamo lo sguardo in alto a destra, possiamo ammirare “Villa Marmori”, costruita nel 1923, su progetto dell'architetto Franco Oliva, come villa padronale; dal 1984 sede del Conservatorio di Musica della Spezia “G. Puccini”. L'edificio, in sobrio stile liberty, ha splendide vetrate policrome; gli stucchi e gli affreschi sono di L. Agretti, mentre i ferri battuti dello scultore milanese Mazzuccottelli. Dal centro di Piazza Verdi, in posizione frontale al Palazzo delle Poste, sulla sinistra verso l'adiacente Via del Torretto, si intravedono le linee di un palazzo che sembra una torre: Casa Bertagna, costruito nel 1933 su progetto di Manlio Costa e sopraelevato di un piano verso la fine degli anni '50. E' un parallelepipedo con una notevole spinta verso l'alto: si tratta di un tipico effetto futurista, di fuga prospettica dell'insieme. Avanzando leggermente in avanti, si può osservare come l'edificio segua l'andamento della curva di Via del Torretto e il poggiolo circolare con ringhiere metalliche. Il Palazzo delle Poste è affiancato a sinistra dal Palazzo Contesso, sorto come struttura connessa alle attività turistico-balneari, pregiatamente decorato con particolari apparati scultorei e sobri contrasti cromatici con l'ultimo piano a mansarda lungo tutto il perimetro della copertura. A destra si trova il Palazzo degli Studi (Liceo Ginnasio Classico Statale “L. Costa” e Scuola Media Statale “V. Mazzini”), intitolato al Principe Umberto, inaugurato nel 1923 alla presenza di Vittorio Emanuele III. Il progetto fu affidato all'Ufficio dei Lavori Pubblici del Comune ed era compreso nell'ambito del vasto piano di demolizione del quartiere del Torretto. L'architetto Armando Titta si occupò della progettazione e della parte ornamentale della Sala Dante, che ha l'entrata sul retro del palazzo, in Via Ugo Bassi. L'edificio possiede quattro ingressi, palestre, 60 aule e circa mezzo chilometro di corridoi larghi tre metri. Accanto al Palazzo Contesso, su Via Tommaseo, vi è il Palazzo Vivaldi, mentre di fronte, sul lato a mare, si incontra il Palazzo Facchetti, impreziosito da frontoni classiccheggianti sulle finestre nella facciata uniformemente dipinta in “rosso ligure”. Più avanti è ubicato il palazzo delle scuole elementari e medie, progettato dall'ingegner Raspolini. Subito dopo si giunge a Palazzo Boletto, edificato nel 1927 su progetto dell'architetto Bacigalupi. Fu ampliato nel 1933 con l'aggiunta del blocco ad est, sempre su disegno del Bacigalupi. L'edificio, che chiude la piazza in direzione mare, è particolarmente arricchito, sulle facciate, di balconi, modanature ed elementi scultorei variamente articolati, che ne movimentano la massa compatta ed equilibrata. Infine in chiusura dello slargo della piazza, in direzione monte e in apertura di Via Veneto, c'è il Palazzo Giachino, edificato nel 1912, probabilmente da Bacigalupi: esso riporta un volume compatto, decori dipinti in aggetto delle facciate nei sottoportici, di notevole eleganza formale. Questo edificio connette il percorso pedonale dall'alto, a monte della piazza, a Via Veneto, tramite un alto portico ad archi acuti, mentre le sue finestre a bifora sono divise da colonnine e sormontate da archi lievemente a sesto acuto; le figure dipinte tra le finestre dell'ultimo piano inoltre contribuiscono ad alleggerire ed ingentilire le superfici murarie. Questo edificio, così ricco di riferimenti all'architettura romanico-gotica del Centro-Italia, è un esempio del vasto repertorio di citazioni storico-eclettiche caratterizzante, anche alla Spezia, la migliore produzione architettonica di fine Ottocento. Affiancato al Palazzo Giachino si può osservare il Grattacielo costruito nel 1927 su progetto di Ermenegildo Panconi, che risentì dell'influenza di Franco Oliva. Caratterizzato da una folta statuaria sul colmo del tetto, presenta decorazioni negli angoli più insoliti dell'edificio (granchi, catene, leoni) e soprattutto continui riferimenti al Neogotico nei bassorilievi ai lati delle finestre, coronate da archi a sesto acuto e nei faccioni sporgenti dalla cornice del tetto, che simulano gli antichi mostri delle cattedrali gotiche. Si notano inoltre le statue classiche inserite a metà struttura sui costoloni con capitello quadrato, ripetuti più volte nel contesto, quindi sminuiti a “pattern” decorativi. Di fronte a Palazzo Giachino e al Grattacielo, in apertura di Via Veneto, a mare, si staglia il Palazzo della Provincia.

GALLERIA FOTOGRAFICA

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