POLLA DI CADIMARE

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DIPINTO - LA POLLA DI CADIMARE.jpg
Qual che rapito naviga
di Spezia la marina
ver l'onda cara a Venere
accanto ad una collina
se della polla torbidi
vede bollir i lembi
ne tragga auspici di venturi nembi


Così il poeta Aleardo Aleardi cantava la polla di Cadimare, un potente getto d'acqua dolce che scaturiva dal fondo del mare. ma non era il solo a lodare quel miracolo della natura, ahimè, distrutto poi per la costruzione dell' Arsenale.
La polla come la chiamavano gli spezzini doc, aveva in ogni tempo suscitato l'interesse generale. Ubaldo Mazzini aveva scritto nella sua Storia del Golfo che la sorgente destava meraviglia e incantava gli stranieri.Un patrizio genovese, Gerolamo De Marinis, definì nobile il nostro mare per questo insigne e perpetuo miracolo della natura.Ne parla anche lo Spallanzani in una lettera a Carlo Bonnet in cui afferma di avere attinto a quella polla con acconcio apparecchio inventato dal barone d'Insegard: Addirittura un ingegnere francese, certo Leperè, nel 1808 studiò un progetto per captare l'acqua potabile, progetto poi sfumato per mancanza di soldi. La polla è stata anche immortalata Agostino Fossati in un suo dipinto intitolato "La polla di Cadimare".

Nel1861 Antonio Zolesi citava la polla nella sua guida pittorica del golfo con queste parole: "Dirimpetto agli scogli che fanno cerchio al capo San Gerolamo, in distanza di soli 82 metri, un meraviglioso e naturale portento si svolge fra le onde del mare, destando l'ammirazione dei tanti viaggiatori che vengono nel golfo.Chi mai lo crederebbe? Una sorgente di acqua dolce, che polla viene detta, scaturisce dal fondo del mare, ad una profondità di quindici metri e abbondantemente spingendosi in alto con impeto veemente, vince la pressione delle acque salse che intorno le si disfanno, e forma alla loro superficie un circolo liquido che gorgoglia più meno forte, a seconda del tempo. I battelli che tentano di avvicinarsi, provano resistenza e nel passarvi sopra vengono rapidamente respinti.Ora da dove ha origine questa meravigliosa sorgente? Nulla di positivo si conosce al riguardo. Generalmente si crede che abbia comunicazione sotterranea con la caverna di San Benedetto che trovasi a tre miglia dalla Spezia, entro terra, a fianco della regia strada per Genova».

A dire il vero non è solo il Zolesi a collegare la polla con le altre sprugole della terraferma: Anche Antonio Rossi è del parere che il fenomeno sia da mettere in relazione con il bacino di San Benedetto che raccoglie le acque del torrente di Carpena

«La -scrive lo studioso- si apre una voragine di sei metri di diametro nella quale si ingolfano le acque che si inabissano nelle viscere della terra.Vario è il suolo che vi da passo e presso l'orifizio, nell'oscurità, un certo mormorio, e sopra tutto il rischio che si corre, eccitano il ribrezzo:gettando pietre nel tenebroso, dopo aver quelle percosso e ripercosso nella scabrosità di esso,sentosi alfine piombare come in un serbatoio d'acqua il cui sordo e prolungato rimbombo, somministra argomento di credere siavi un immenso vuoto.»

Anche in un oposcolo intitolato «Origine della città della Spezia» si parla della spaventosa spelonca di Zegori, vicino a San Benedetto, che inghiotte le acque di tutti i torrenti circonvicini.Si pretende che queste acque diano origine alla Polla di Cadimare dopo lungo e tortuoso cammino nelle viscere della terra.

Nella guida Zolfanelli-Santini del 1874 si parla di questo fenomeno straordinario riscontrato fra Carpena e Rio-Maggiore: «Il viaggiatore che passa fra questi due luoghi quando il Zigora è più rapido e furioso per la pioggia, se sta con le orecchie attente vicino a terra, sente rumoreggiare all'interno un gran corso d'acqua che probabilmente è quello del torrente» Ma c'è stato anche chi ha sostenuto che la polla era alimentata direttamente dal Vara attraverso un canale sotterraneo.

Purtroppo ricerche serie su questo fenomeno non ne sono mai state fatte.La polla d'acqua dolce in mezzo al mare che destava la meraviglia dei viaggiatori ed era considerata un prodigio senza uguali nel mondo, è stata sacrificata alle esigenze dell'Arsenale che stava sorgendo e di quel fenomeno straordinario, che ci era invidiato da tutti, è rimasto solo un ricordo.


FONTE: BRUNO DELLA ROSA -- STRANE STORIE SPEZZINE -- EDIZIONI 5 TERRE
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