FABIO VIRGILIO
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			Architetto e noto ceramista, nacque alla Spezia il 19 agosto 1922 da Giuseppe e Maria Carpena. Si dedicò anche alla poesia dialettale, ritraendo i bozzetti dell'antica vita spezzina, in cui risaltano le vecchie figure di un tempo, come Luigin o lanpionao nell'omonima poesia qui sotto riportata. Vinse diversi premi letterari, tra cui il Premio Bèla Spèza 1980 e 1981, con le poesie Er me gorfo e Una prece. Morì alla Spezia il 14 giugno 1990.
Lüigin o lanpionao (Luigin il lampionaio)
| Dialetto | Italiano | 
|---|---|
| 
Quando Spezia era piccola, 
quattro chiese e cento case, 
non c'era una lampadina e coi lampioni a petrolio era illuminata. 
 
svanisce e il sole non c'è più, 
Luigin il lampionaio, basso e grosso come un bue, 
 
con la visiera e la giacca, 
con la scala ed una canna girava sempre a piedi. 
 
accendeva i suoi lampioni, 
riposandosi, guarda caso, proprio dove c'era il vino buono. 
 
ma nel giro delle "sette chiese" 
se beveva qualche bicchiere andava sempre oltre le dieci. 
 
e siccome era un burlone 
se qualcuno gli pagava una cena ne sentiva delle belle. 
 
la scala in collo, dondolando  
tornava, non c'eran Santi, al lavoro fino a quando, 
 
in fondo a piazza Brin 
ed incominciava a spegnere, perché ormai era già mattina.  |